Per legge si hanno 5 anni di tempo per utilizzare il marchio che si decide di depositare; se però in questi 5 anni non viene presentato un prodotto collegato a quel marchio, allora il diritto decade e chiunque può registrare ed utilizzare lo stesso marchio. Sembra che nel 2000 la società brasiliana di elettronica Gradiente abbia registrato il marchio Gradiente IPhone ed abbia lanciato un prodotto dal nome Iphone Neo One pochi giorni prima che il marchio decadesse per il non uso. Possiamo solo immaginare il disappunto in casa Apple per essersi fatta soffiare il nome iPhone, e l’accesa reazione verso la società Gradiente. Naturalmente queste dispute si giocano in tribunale, sono costose e spesso letali. Ma Apple non è “nuova” a questo genere di problemi legati al diritto dei marchi: negli Stati Uniti il marchio iPhone era già di proprietà di Cisco. In questo caso si è raggiunta l’intesa (economica) ed Apple ha potuto registrare ed utilizzare il brand name. Anche per iPad ci siano stati problemi in Cina, dove il marchio era già depositato.
Con Gradiente la disputa legale per il nome e marchio iPhone è ancora molto animata e non si può prevedere se si raggiungerà l’intesa tra i due contendenti: oggi Gradiente commercializza IPhone Neo One che utilizza il sistema Android, concorrente diretto di Apple. Se non si raggiungesse l’accordo e la concessione di utilizzo, Apple dovrà ricorrere ad un brand name diverso da Iphone per il territorio brasiliano. La questione è molto delicata perché la fama di Apple e della strategia degli i-names è molto alta e sarebbe una grave perdita per l’azienda, non solo a livello di immagine. Benché iPhone sia un marchio molto conosciuto, forse non rientra nella giurisprudenza dei marchi notori, che potrebbe far soffiare il vento dalla parte di Apple.
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