Bella! È la campagna Opel per celebrare la giornata dell’1 marzo, mondialmente dedicata alla lotta alla discriminazione. Opel sfrutta con elasticità e humor il suo nome (che è un cognome). Parte dalla vicinanza fonetica e visiva tra Opel/open, associa open/open-minded e da qui la trasposizione: Opel spodesta open e ne prende il posto. Nasce Opelminded, un neologismo ad effetto, favorito appunto dalla consonanza tra il brand e l’aggettivo open. Mente aperte, mente Opel, e realtime marketing; ma anche attenzione e prontezza.

Opel è un cognome, quello di Adam Opel che nel 1862 apre in Germania una fabbrica di macchine per cucire. Le biciclette, le motociclette e le automobili arrivano più tardi. Con il nuovo millennio arriva persino una piccola autovettura che si chiama Adam Opel, nome e cognome del fondatore. Corsi e ricorsi, oltre alla Corsa (Opel!).

Oggi con freschezza Opel si rende presente per ricordare il 1 marzo, con un gioco linguistico che dichiara un impegno serio. La giornata Zero Discrimination day è nata nel 2014 per opera di UNAIDS il programma dell’Onu per l’eradicazione dell’Aids. Con gli anni si è aperta a tutte le discriminazioni, come è ben spiegato nell’articolo di Repubblica.

zero discrimination day 2022

Queste iniziative sono importanti, anche quando partono da un gioco di parole e mettono in campo brand commerciali che si occupano di tutt’altro, ma sentono tra le proprie corde un richiamo umanitario.

OPELMINDED ZERO DISCRIMINATION DAY 1 MARZO 2022

L’immagine è presa dalla campagna stampa sul Corriere della Sera di oggi 1 marzo.