Adamo è il primo uomo, non c’è dubbio. Un po’ più incerta l’origine di questo nome: deriva dall’ebraico adam che tradizionalmente significa “uomo, essere umano e terrestre” e che si ricollega con l’ebraico adama “terra, suolo” e potrebbe quindi portare al significato di “nato dalla terra” o “uomo”. Al di là di queste sottigliezze la prima cosa che il nome Adam assegnato ad una nuova auto piccola e dalla forma dinamica fa pensare, è che si tratti di un’auto per i maschietti.
La seconda cosa che si pensa è che con il nome Adam questa auto non nasconde assolutamente la sua natura mascolina. La nuova Adam Opel, oltre a riprendere letteralmente il nome del fondatore dell’azienda, il signor Adam Opel appunto (1837-1895) è un’auto ritenuta brillante e originale da esperti (Quattroruote) e che ha un plus rispetto alle sue colleghe: si può personalizzare nei minimi dettagli, perché ha “Infinite personalità. Più la tua”, come dichiara la campagna Adam&You.
Il nome Adam forse non interpreta e non suggerisce al meglio questo valore, che sembra essere il cardine del posizionamento della nuova proposta, ed anzi forse la scelta del nome Adam limita proprio il posizionamento e l’immagine dell’auto ad un target maschile.
Il valore su cui punta la nuova Adam e la campagna pubblicitaria è quello di creare un’identità; tirandogli un po’ i capelli, forse si trova qualche filo che lega il nome Adam – il primo uomo – il genere umano – l’identità … Da qualche parte poi ci sarà sicuramente anche Eva, un serpentello, un albero di mele …
Un aspetto interessante del nome Adam, che all’origine doveva essere Junior (restringendo ulteriormente il raggio d’azione dell’automobile!) è il gioco linguistico che vuole creare con i nomi degli allestimenti: Glam, Jam, Slam … finiscono tutti con le due lettere –am, come Adam … omoteleuti, ovvero con la “stessa fine”.
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