Diversamente da quanto scrivevo in settembre, il nome ufficiale della nuova proposta di Nutella è B-ready e non Bready. Al netto delle mie elucubrazioni su vantaggi e svantaggi di separare ed evidenziare la lettera B, il risultato non è molto diverso: la pronuncia è identica e solo visivamente la promessa di prodotto si cala sulla prontezza e si sposta dal concetto di “panosità” e di pane. In fondo si ribadisce che è una cialda, che c’è croccantezza; anche se ha la forma di una baguette, non ci illudiamo che sia morbida come un paninetto.
Quindi la conclusione che ne traggo è che al momento di testare il prodotto Ferrero abbia puntato sulla grafia unitaria e panosa, mentre ora che viene commercializzato punti più sull’asset della rapidità e dell’immediatezza: la bontà è già bella e pronta, e la si trova al Bar … un’altra B che potrebbe cinquettare con la B iniziale di B-ready. Peraltro che nella versione B-ready si può giocare anche sull’invito imperativo be ready.