Ci sono nomi di marca che possono permettersi giochi di parole simpatici, coerenti con il loro posizionamento fresco, goliardico, informale. Si può capire l’attrazione che esercita una formula linguistica o una frase fatta che con una leggera forzatura entra nel perimetro del proprio brand. A volte la formula è già lì pronta, altre volte basta cambiare una lettera o una sillaba. Ecco alcuni esempi che ho notato o ricevuto da amici.
Why Not ispira Why Nut, l’insegna di Ventura per il suo locale bistrot di alimentazione sana. Una manomissione arguta che mette al centro Nut, la nocciola.
Finger Food genera Finger Good, la proposta smart di AIA. Quel “good” genera simpatia, e invita alla prova.
Il film d’animazione Kung Fu Panda dà vita a Kungfu Pasta; i territori semantici sono piuttosto lontani, come anche le pretese.
La ristorazione, i bar e i caffè offrono spesso gustosi giochi di parole, e dal mare arriva Seaduction.
Il soggetto dell’immagine è Veni Vidi Wc un brand che produce bagni mobili e attrezzature per eventi, che osa scomodare Cesare ed esibisce addirittura il Colosseo nella homepage del sito. Il latino vici diventa l’internazionale WC e fa sorridere sotto i baffi. È una scelta di posizionamento, c’è poco da essere severi. In questo settore lo humor è di casa, come avevamo visto con MissCup.
Le immagini sono scatti privati o sono prese dai rispettivi siti.
Un’altra azienda che produce WC chimici li ha chiamati “Miss K” 🙂
Si, in realtà è MissCup e … sono tutti in buona compagnia. Sebach fa la figura del duro antipatico!
//www.misscup.it/
//www.lindaliguori.it/miss-cup-un-nome-non-istituzionale/