Forti investimenti pubblicitari in questi ultimi mesi per rendere più familiare il nome Zentiva, un nuovo attore nel campo farmaceutico occidentale … per nulla giovane. Sul sito e in rete si legge infatti della lunga storia di Zentiva, che affonda le sue radici molto indietro nei secoli ancorandole ad una farmacia boema. Come laboratorio prima e come industria farmaceutica poi, la scalata alla leadership del farmaceutico in Europa Orientale e Turchia è progressiva, e dal 2009 Zentiva fa parte del Gruppo francese Sanofi, sviluppando l’area dei farmaci generici equivalenti.

Il nome Zentiva attira la nostra attenzione: non sembra ricordare nulla a livello di significato, ma a livello fonetico e morfologico comunica qualcosa. Innanzitutto la lettera Z iniziale, forte sia visivamente che per il suono deciso, assertivo, autoritario. La troviamo anche in Zeneca, (ora Astra Zeneca) industria farmaceutica il cui nome si avvale di più ricche associazioni (Seneca, storia, cultura, conoscenza, solidità…). Comune ad entrambi i corporate-name è l’intera prima sillaba, ZEN, che presa in assoluto richiama la saggezza orientale. La parte finale del nome –IVA, non si porta dietro connotazioni troppo positive, ed ha un vago sentore di passato (il tempo dell’imperfetto nella lingua italiana).

Tuttavia è doveroso dire che dal punto di vista fonetico, per un utente occidentale il nome ha un buon ritmo e risulta ben equilibrato: termina con una vocale ed è facilmente pronunciabile e memorizzabile. Per la lingua italiana può avere una (comunque remota) assonanza con il termine “incentiva”, e per qualche lingua può ricordare zentrum/centro. Sembra che il nome Zentiva debba la sua origine ad un adattamento del nome Leciva Slovakofarma, il nome iniziale dell’azienda farmaceutica di origine cecoslovacca, poi trasformato in modo efficace in Zentiva.