• Il nome è svelato e non brilla per originalità (semmai per arroganza): xAI, tre lettere per comunicare che si tratta della super intelligenza artificiale, AI sta per l’inglese Artificial Intelligence
  • La mission anche è nota: comprendere la vera natura dell’universo, creare una intelligenza artificiale “massimamente curiosa”
  • La reason why così espressa da Musk è più inquietante che confortante: “l’umanità è molto più interessante della non umanità”
  • La previsione: in 5/6 anni la AI sarà più intelligente dell’uomo
  • Qualche mese fa Musk aveva anticipato un altro nome per il suo progetto: TruthGPT

Mescolando questi ingredienti spicca una certa incongruenza, che fa il paio con la contraddittorietà degli scetticismi primaverili di Musk circa i rischi dell’intelligenza artificiale, in mancanza di una regolamentazione condivisa. Ora Musk è al centro dei riflettori, proprio per aver creato una nuova società che si occuperà di AI e che appunto si chiama xAI.

Agli occhi del naming gli intenti umanitari risultano variamente neutralizzati da quella X che ha il sapore ferroso della tecnologia, dell’avanguardia, dell’estremo, dell’eccesso, dell’hyper. Oggi 14 luglio 2023 Elon Musk in una diretta Twitter interagirà con il pubblico e forse dirà qualcosa di più riguardo la nuova società.

Qui una sintesi della diretta Twitter di venerdì 14 luglio 2023, da parte di Reuters.

 

C’ERA UNA VOLTA UNA “I”

La combinazione di una lettera dal peso specifico evidente con un termine generico, ricorderà a molti un altro grande protagonista della scena tecnologica, Steve Jobs. Fu lui ad approvare la “i” minuscola davanti a phone, pad, pod, cloud. E così prese il via la strategia della “i” minuscola, che ancora caratterizza il territorio Apple e ne delimita il perimetro, minacciando ogni naming di rilievo che voglia usare una “i” davanti ad un termine descrittivo. Nel caso di Apple la “i” è il pronome personale “io” e vuole indicare il soggetto, la persona; la “x” minuscola di Musk parla un’altra lingua.

 

UN TALENTO PER I NOMI

Questa lingua è la stessa di SpaceX e che fa capolino nel nome del settimo figlio del magnate, nato il 4 maggio 2020: X Æ A-12 (oppure X Æ A-XII per aggirare il divieto di includere numeri nei nomi di persona negli Stati Uniti). Nome così spiegato: la “X” rappresenta la variabile incognita, “Æ” è la pronuncia elfica della parola AI Artificial Intelligence, mentre A-12 è il precursore di SR-17, il velivolo preferito dai genitori.

Non meno fortunata la sorellina di X Æ A-12 nata nel 2021, il cui nome è Exa Dark Sideræl ed è  soprannominata Y.

L’immagine è tratta da Wired.