SMART E IL SUV ELETTRICO
A fine anno vedremo per le strade la nuova smart #1, ma se ne parla e se ne scrive già da un po’. E a proposito di scriverne, ricordo che il logo presenta il brand name smart con la S iniziale minuscola, cosa che non è naturale e non sempre viene rispettata. Ma è così dalla fine degli anni ’90 quando il brand è nato all’ombra di Mercedes. Ora il nome smart (che in realtà è una sigla, e anche di più), si arricchisce per individuare la nuova generazione di auto elettriche smart.
# TENDENZE E TRENDING TOPICS
L’operazione di naming consiste nell’integrare il segno # (hashtag) nel nome, facendolo seguire da un numero che di volta in volta presenterà un nuovo modello di smart elettrica; la prima nata è smart #1.
Con acutezza il brand fa proprio un segno di grande attualità, che arricchisce il lifestyle smart di accenti digital e tecnologici. Il segno hashtag ha una forza speciale che lo ha spinto nel linguaggio scritto, nei dizionari, nei social, offrendogli uno spazio di senso ben definito. Oggi l’hashtag è considerato un aggregatore tematico, un segno che aiuta a individuare contenuti specifici e rilevanti, e a seguire le vicende di una parola chiave. Ha trovato la sua affermazione grazie a Twitter che nel 2010 ha creato il concetto di trending topics o hot topics, ovvero i temi più dibattuti e quindi in cima alle statistiche.
L’hashtag ha a che vedere con il concetto di contenuto, di argomento di tendenza, di centro di interesse e di interazione. Nella voce Wikipedia è spiegata la genesi dell’hashtag e i passaggi che lo hanno reso un segno denso di valore e per questo molto appetibile.
MA LA CONNESSIONE CON IL MOTORE ELETTRICO DOV’È?
Al brand smart spetta il merito e la furbizia di averlo catturato, e di usarlo per esibire l’affinità con la cultura digital contemporanea, e con ciò che è di tendenza.
Non nascondo che la combinazione di parola|segno|numero è piuttosto complessa, e per un po’ ti tempo si porterà dietro una difficoltà d’uso e un dubbio su come si debba leggere.
La comunicazione di smart#1 parla di futuro e domani che sono già oggi, di connettività perfetta, di tecnologia intuitiva e guida intelligente. L’energia elettrica, la sostenibilità, l’ambiente sono temi che rimangono sullo sfondo. Il brand ha scelto di parlare di energia in un altro modo: coraggio, avventura, capacità di creare, cercare nuove strade, “tocca a te”. Tutto questo nel video della homepage presente in questi mesi.
Per il brand smart si apre una nuova era, anche in corrispondenza dei recenti cambiamenti nella struttura societaria. Dal 2020 smart è per il 50% Mercedes, ma per il restante 50% è della cinese Geely. La prima si è occupata del design interno ed esterno della nuova linea, la seconda della piattaforma elettrica e della produzione (stabilimento di Xi’an). I numeri possono impressionare: 440 km di autonomia, alcuni modelli hanno due batterie per un totale di 315 kilowatt e 428 cavalli. Anche le cifre del prezzo impressionano: 40.000 fino a 48.000 euro per i modelli più prestanti come Brabus.
C’È UN SENSO NASCOSTO NELLA FORMULA #1
A proposito di numeri, il segno hashtag non può non far pensare al cancelletto, all’informatica, ai comandi vocali (“digiti il suo numero di telefono seguito da cancelletto”) e alla matematica. Il segno prende infatti origine da un’antica abbreviazione latina di numerus, una N maiuscola barrata. Negli Stati Uniti quest’uso è ancora diffuso e indica un numero ordinale: #1 significa number one, e per estensione “il primo di una serie”, #2 vorrà dire “il secondo” e via così. Anche il senso Number One avrà fortificato l’intenzione di usare questo segno nel nome della nuova proposta elettrica. Sembra però che il nome vada letto smart hashtag one, e non smart number one.
SMART NASCE COME SIGLA
Sicuramente la combinazione alfanumerica scolpisce e complica il nome smart, che di suo è anche una sigla, e come dicevo, ben di più. Smart raccoglie infatti le iniziali di Swatch Mercedes e integralmente la parola ART, ma è ben di più perché si avvicina ad un acrostico ibrido dal momento che le iniziali e il monosillabo art in successione compongono una parola che ha un significato: smart “brillante, acuto, intelligente”.
La freschezza del nome smart#1 è legata alla potenzialità e longevità del segno #. Oggi l’abbinamento dei mondi smart|auto elettrica|cultura social è di grande impatto, ma come per ogni segno caratteristico e tipico di un ambito, potrà essere superato e in modo conseguente invecchierà precocemente anche il nome che lo trattiene.
Le immagini sono prese dal sito e dai canali social del brand.