Bimby: tutti lo conoscono, chi lo possiede lo adora – con quello che lo ha pagato! – e sul sito si legge che se ne vendono due al minuto (gennaio 2017). Il Bimby si presenta con l’articolo “il”, perché è talmente di famiglia da avere un valore affettivo, e si chiama così solo in Italia e Portogallo. In tutto il resto del mondo si chiama Thermomix, con un nome più tecnico, funzionale ed anche un po’ freddo.

Il motivo del doppio nome è dovuto all’impossibilità di usare il marchio Thermomix, che appunto in Italia e Portogallo era già stato depositato e usato per l’ambito dei prodotti casalinghi da un’altra azienda. Inutile dire che con il nome Bimby il prodotto ha guadagnato un tono più accattivante, fresco e moderno rispetto all’algido nome Thermomix, anche se Thermo- indica il calore.

Riguardo la scelta del nome Bimby le motivazioni non sono chiare. Forse perché in italiano richiama “bimbo, bambino” ed è spesso usato per preparare pappe per neonati. Forse perché ha una fonetica allegra e ritmata e la Y finale conferisce internazionalità. Forse per suggerire facilità e “ci riuscirebbe anche un bambino”. Di certo l’intento non era quello di veicolare performance, avanguardia, tecnologia, che appunto il nome Bimby non suggerisce. Si voleva invece puntare più sull’emozione e l’originalità, e il simpatico nome Bimby ha sostenuto i cambiamenti e le innovazioni dell’oggetto nella direzione della friendlyness e della simpatia. Anche il logo interpreta questi valori, con un font morbido e accogliente, e l’icona paffuta dell’elica al posto del puntino sulla I.

Questo robot di passi nel naming ne ha fatti molti, allontanandosi dalle sue origini: all’inizio era una sigla, a cui sono seguite sigle alfanumeriche sempre più potenti VM2000, VM2200, VM3000. Poi è stato chiamato semplicemente Mixer Zuppa o Frullatore per Zuppe, e infine Thermomix. La rivoluzione di questo robot era l’abbinamento delle due funzioni di mixer e di cottura; ecco spiegato il nome Thermomix, un nome descrittivo che combina i due asset principali. Peccato che poi a queste funzioni se ne sono aggiunte innumerevoli altre e l’oggetto è fiorito. Cottura a vapore, pesatura, panificazione, ricette digitali, touch screen, app, USB Bimby Stick. Tutto questo ha comportato un precoce invecchiamento del nome Thermomix troppo semplice, che ha per di più l’effetto di impoverire l’immagine del robot multitask.

Inutile dire quanto si impara dagli eventi sfortunati, in particolare dalle questioni di Proprietà Intellettuale. Per rendere chiara l’esclusiva e la proprietà del nome, il nome Bimby è sempre seguito dalla R cerchiata che indica che il marchio è registrato, così come Thermomix e gli altri nomi usati per Cookidoo, Kook-key.

Bimby / Thermomix è nato alla fine degli anni ’60 in Francia sulla scia di una intuizione favolosa. Presto il prodotto ha suscitato l’interesse di Vorwerk, la marca che in Italia è più nota con il nome Folletto. Un altro nome su cui do appuntamento.

BIMBY VORWER LOGO

 

Le immagini sono tratte dal sito.