Si chiama Serially ed ha un’evidente parentela con il concetto di series, “serie” in italiano, così attuale e così vincente. È vincente perché appaga la voracità di entertainment immediato, facile e godibile di un target ampio, trasversale, sempre più affamato.

E così il termine serie/series finisce nel nome di questa piattaforma italiana di streaming che compie un anno ed è interamente dedicata alle serie TV. E ci finisce in modo piacevole e fresco. Non serve un’intuizione potente per collegare Serially a “serie” e capire immediatamente il contenuto della piattaforma. È più ricco e sfidante il payoff che con una parola sola (rarissimo!) ripete la struttura avverbiale inglese del nome di marca: Finally. Con la scelta di Finally il brand si affida ad un termine sfaccettato: noi italiani pensiamo frettolosamente a “finalmente”. In realtà finally ha tante chiavi di lettura “definitivamente, in conclusione, alla fine, completamente”. Quindi è ben più ricco, assertivo, sicuro di sé, rispetto al semplice riferimento temporale, che in definitiva (finally, quindi!) è pure limitante.

La combinazione Serially / Finally è arguta, virtuosa: lavora a 360 gradi su un piano fonetico, grammaticale, semantico, geometrico. Il senso è ripreso nella comunicazione: “Solo serie Tv, gratis, per sempre”.

Serially Piattaforma serie tv

Nei video del brand si inserisce un altro simpatico gioco, coerente con il tono di voce del brand che è intelligentemente leggero e piacione. La voce fuori campo dice: “Ma sei serially?”, proponendo il modo di dire “ma sei serio” che si usa quando non si crede a quello che viene detto, perché sorprendentemente positivo.

Il gioco degli avverbi continua nell’italiano, con quei “gratuitamente”, “legalmente”. Insomma, Serially è una piattaforma incredibilmente gratuita: non richiede abbonamento, non ha costi, è ricca di contenuti, che vengono aggiornati ogni mese.

La comunicazione è ironica e sagace, e strappa un sorriso. Il logo e il colore base di Serially è pop nel suo fuxia e con un font corposo e morbidoso come una Big Babol (chi se le ricorda?).

Serially Piattaforma Serie tv

Che cuccagna per chi ama le serie TV. Non è il mio caso, ma sono contenta che ci siano proposte di questo tipo, ben costruite, e che parlano un linguaggio adatto al target. L’uso dell’inglese per il nome e il payoff di un’impresa tutta italiana (di Bari) non disturba, anzi, è ben in linea con il prodotto, il contesto, il mondo. Il procreatore che sta alle spalle di Serially ha il nome freddo e tecnologico iXMedia, che offre una doppia lettura: come IPerMedia o più pedissequa come I-X-Media. Il nome dichiara di cosa si occupa: Media, tecnologia, contenuti digitali.

Entrambi i nomi hanno una vocazione descrittiva, iXMedia-contenuti media e Serially-serie, ma la giocano in modo suggestivo e a loro modo distintivo. Attenzione però; una radice descrittiva àncora e lega il nome a quella specifica tipologia di offerta: media e serie TV.

Le immagini sono prese dal sito e dai canali social del brand.