NO!!!! Non toccateci la passata.

Come recitava uno dei più famosi e fortunati payoff della storia della pubblicità italiana: O così. O Pomì. Ed allora questa passata lasciatela così come è nata, semplicemente Pomì. Dopo gli yogurt LC1, Fage 2%, Il Café Zero, … le formule chimiche ed alfanumeriche le vogliamo confinare alla cosmetica, alle automobili, alla tecnologia.

Per la nuova passata Pomì L+ è vero che l’innovazione c’è – comunque molto discussa –  e in qualche modo bisogna comunicarla; è vero che la parola licopene ha evocazioni a dir poco curiose; è vero che la contrazione L+ è arguta e ben declinata nella comunicazione (+Licopene, + Antiossidante, + Piacere, e un pay off che è diventato + di così, solo Pomì). Però la passata come categoria merceologica è strettamente legata alla tradizione, alla natura, all’artigianalità, al sole. E la passata Pomì ha costruito la sua fortuna proprio sul nome e sulla forte integrazione con il pay off: quindi o Pomì, o Pomì.

A livello di naming la nuova passata Pomì L+ suona un po’ sperimentale, scientifica, chimica, lontana dal sole e vicina ai laboratori, e con un retrogusto che sa un po’ di Arancia Meccanica.