E’ sempre istruttivo conoscere i nomi scelti dalle marche in altri mercati e in altre lingue, perché porta a riflettere sul valore del nome e su come un nome ben pensato aiuti il prodotto.
E’ stupefacente il nome Pedo per i pannolini per neonati: è un nome usato in Turchia e nato – si legge sul sito – con ambizioni internazionali nel Samsun (Turchia settentrionale sul Mar Nero) dove presumibilmente le associazioni alla pedofilia non sono naturali, per quanto pedofilia sia un termine di origine greca, quindi proprio di uno stato e di una cultura adiacenti. Tutto fa pensare che il nome nasca proprio dal vocabolo greco paìs paidos “fanciullo”, poco visibile in questa forma nell’italiano e forse anche in altre lingue che utilizzano termini e radici classiche. Nell’italiano la radice paido– si perde nei termini che la contengono (pedagogia, pediatria …) ma si erge invece nel vocabolo pedofilia con tutto il sentiment negativo che porta con sé.
Nel confronto con Pedo diventa persino più apprezzabile il nome Pampers che per noi italiani ha poco significato se non si ricorre al fonosimbolismo, cioè alla capacità suggestiva dei suoni di vocali e consonanti. E’ infatti la suggestione fonetica che fa emergere la morbidezza della M di collegamento tra le due sillabe, l’apertura e il colore delle vocali A ed E, e il ritmo dinamico e simmetrico Pam-Per, un nome che per l’alternanza di suoni dolci e decisi è equilibrato e piacevole. Il nome deriva dal verbo inglese to pamper che significa “coccolare, viziare, prendersi cura” e che si adatta molto bene al prodotto, al suo uso, al mondo dei cuccioli di uomo.
E una volta illustrato si arricchisce di valore anche il nome Huggies che a dispetto di una fonetica un po’ pesante (doppia G dura, e per fortuna la U nella pronuncia all’inglese si apre e si illumina … ) e non proprio morbida, propone un significato caldo e amorevole: hug è infatti l’equivalente inglese di “abbraccio”, concetto ribadito anche nella base line del logo: There’s nothing like a Hug. Ma anche in questo caso per apprezzare il nome bisogna conoscere bene la lingua inglese.