Cube e Qubo.

Non occorre essere grandi esperti di naming per rendersi conto che c’è una notevole somiglianza tra i nomi delle due monovolume concorrenti. Le domande che ci possiamo fare sono molte, a cominciare da quale delle due assomiglia di più ad un cubo … ma in quanto appassionati di nomi, ci chiediamo invece che unicità può avere un prodotto che oltre ad alcune caratteristiche ha anche il nome simile a quello di un suo competitor.

Quando ci si riferisce ai nomi, si entra in una sfera simbolica, di immagine e di personalità, e si esce dall’ambito più pragmatico caratterizzato dalle prestazioni e dalle qualità tecniche. Sempre più è l’immagine che fa la differenza, e non il prodotto in sé, ormai facilmente imitabile. In questa curiosa convivenza, i nomi dei due veicoli non assolvono al loro compito di creare distintività e di generare una esplosione positiva, ma al contrario aumentano il rischio di confusione e distrazione. E questa somiglianza forse porrà le premesse per creare una nuova categoria di automobili, le “cubotte” o le “cube-car” rendendo ancora pià generico il riferimento al concetto di “cubo”, e quindi i due nomi di marca.