È arrivato in Italia da poco, ma si fa notare bene: è il salmone Mowi, che parla di sé attraverso affissioni, campagne digitali e spot. Benché nuova in Italia, la marca Mowi vanta una storia lunghissima nel mondo, anche se sotto altri nomi. A mia totale insaputa è l’azienda leader nell’allevamento ittico, in particolare quello dei salmoni.
Presente in 70 paesi, Mowi ha origini norvegesi; il nome Mowi però è molto recente, visto l’ambito direi fresco fresco, perché risale al 2019. L’adozione di questo nome è stato un bel punto di svolta dopo circa 60 anni di vicende nell’ambito dell’acquacultura. Tutto è cominciato infatti nel 1965 con il brand Marine Harvest, allora proprietà di Unilever. Fusioni, acquisizioni, divisioni, ritorni di fiamma e varie operazioni finanziarie hanno ben caratterizzato questa azienda, che da giugno 2021 vede il lancio del salmone Mowi anche in Italia. L’immagine veicolata dalla comunicazione è quella di un salmone nutriente, sano, allevato in modo sostenibile senza Ogm e antibiotici, lavorato fresco e non congelato.
Ma che rapporto c’è tra il nome Mowi e quello che l’azienda fa o è nell’allevamento del pesce e del salmone? In che modo il nome Mowi rappresenta i valori e la missione di questa azienda norvegese leader nel suo settore?
Se faccio fatica a vedere un legame, che forse è più evidente in altre lingue e culture (chissà magari il norvegese … e non sarebbe poi così male dal momento che la correlazione tra salmoni e Norvegia è positiva!), un altro legame è però inequivocabile. Ed è il gioco tra il nome Mowi (pronunciato mòui) e i claim della campagna di comunicazione “Unisciti al mowimento” oppure “Il mowimento è iniziato!”, ” pronunciato anche lui mouimento.
Il mowimento a cui si fa riferimento è quello che vede il salmone “perfetto sempre” e quindi presente in vari piatti e stili di alimentazione: sushi, burrito, pizza … e venerdì pesce. Rimango un po’ perplessa per questo gioco forzato Mowi-Mowimento, che però sortisce l’effetto di far ricordare il nome, questo sì.
Al di là dei claim e del rimbalzo con il nome, in cui non vedo un’idea forte di comunicazione, resta il fatto che a noi italiani il nome Mowi suggerisce un’immagine di movimento. La sua morfologia con la W pronunciata ui fa pensare ad un’origine anglosassone, che però viene negata dalla [I] finale. Un po’ come per il nostrano nome Nexi, che presenta la radice internazionale nex e una [I– finale molto italiana.
A complicare la vita del nome Mowi ci si mette anche il logo, che non perdona la sua semplicità al bisillabo e gioca con la O, facendola diventare la lettera greca Omega, che lancia il nome Mowi verso un universo ellenico e mediterraneo. Questo avrà pure una buona coerenza con la pesca, ma una lontanissima affinità con il salmone e i pesci del nord.
Quindi Mowi si caratterizza per essere un nome fresco, moderno, social, e un po’ piacione. Ma poco aderente alle radici del brand e ai solidi valori della marca. A meno che arrivi qualche dettaglio sulla scelta di questo nome da parte dell’azienda.
Molto audace, pur nella sua semplicità il nome Re Salmone di cui ho parlato un paio di anni fa in questo blog: gioca con i miti (l’amore, Re Salomone) e con la lingua in modo accettabile e molto memorabile.
I contenuti visivi sono presi dal sito e dalle comunicazioni adv del brand.
28 luglio 2021: è uscito un articolo di aggiornamento a seguito di contatti con l’ufficio stampa dell’azienda Mowi
In sintesi.
- L’azienda nasce nel 1964
- Cambia il suo nome in Mowi nel 2018
- Il nome Mowi nasce dalle prime due sillabe del cognome Mowinkel del/dei fondatori dell’azienda
- La lettera Omega del logo Mowi vuole sottolineare la presenza benefica di Omega 3
A me l’ omega ha subito fatto venire in mente omega 3 di cui è ricco il pesce e che è molto di moda ma magari la faccio troppo semplice.
Si, infatti, era proprio questa l’ispirazione; ma non è chiara a tutti. E non la fai per nulla semplice, tutt’altro, la hai proprio azzeccata.