Mammt, che buono! Nome e payoff: come dire “alla faccia che bontà”. Non posso contenere il piacere che ho ogni volta che vedo il nome della app Mammt.

 

MAMMT, FIGGT, SORRT

L’ho scoperta durante un workshop al Talent Garden di Milano e non potevo crederci. Si, esiste una app che si chiama Mammt, proprio come giù (nell’avellinese, n.d.a.) chiamano normalmente il genitore di sesso femminile. Le mie purtroppo lontane radici irpine si fanno sentire, e mi ricordano che io sono sorrt, e che ho un fratett grande, e uno più piccolo. E mi ricordano anche che ‘assorrt è come mandare qualcuno a quel paese.

Mammt è un nome speciale. Per me sicuramente, ma sono certa anche per il target. Il campo semantico che affronta è eccezionalmente originale, perché non parla di cibo (se non nel payoff) o di ricette ricercate, chef, nouvelle cuisine, diete moderne, valori nutrizionali, menù stratosferici. Dice una cosa sola: mamma. Ma in quel mamma dice tante cose.

 

LA MAMMA NAPOLETANA È ANCORA PIÚ MAMMA DI QUELLA ITALIANA

La mamma italiana ha un valore speciale, che surclassa quello delle altre mamme europee o mondiali. E la mamma napoletana/campana ha un valore ancora più speciale. È la mamma asfissiante, che ti chiede “hai mangiato?”. E dopo un minuto ti chiede di nuovo “hai mangiato”. E poi “ma cosa hai mangiato?”; e poi ti ordina “e pigliatene nato poco”.

È la mamma accudente (per usare un eufemismo), che con presenza amorevole e autorevole prepara da mangiare “quello che ti piace a te”. I signori di Mammt ci hanno proprio azzeccato: la mamma sa che cosa piace a suo figlio, e glielo fa trovare. Così la app Mammt non presenta il suo menù in cui scegliere il pasto: non ci sono proposte, ricette, ingredienti. Viene solo detto che puoi scegliere tra primo e contorno, secondo e contorno e piatto unico. E devi indicare cosa non ti piace. In base alle tue scelte ed indicazioni la app ti farà recapitare dove vuoi quello che più ti piace. Più la usi e ti fai conoscere, più Mammt capisce i tuoi gusti. Proprio come una brava mamma. La app gioca con le sorprese, e sul sito si legge: “Si, va bene tutto, ma cosa (diavolo) mi arriva”?; “Che si mangia?”.
Se il messaggio è forte, ricco ed efficace, la forma del nome è semplicemente coraggiosa.

 

LA POTENZA DEL DIALETTO

Il dialetto: sì certo, Mammt è una parola dialettale. Ma è facile da identificare e comprendere. Sì certo è anche difficile da leggere perché c’è una sola vocale, con una sequenza poco italiana di consonanti: MMT. Però non richiede tanti sforzi e si capisce quasi subito. In più ci si diverte a pronunciarla, e si associa immediatamente alla mamma napoletana. Il sottotitolo “Che buono!”, semplice e ascrivibile alla lingua italiana, è lì per chiarire il contesto, e riportare l’equilibrio dopo lo scossone del nome.

Il nome Mammt ha il pregio di aprire la porta su un mondo autentico, casalingo, verace. Quello della cucina in cui si fa la pummarola, quello delle mamme e delle zie che sanno come farci felici e ci accontentano in tutto.

 

MAMMET CONTRO SCHISCETTA

Mentre facevo ricerche in rete su Mammt, è emerso un contenuto curioso dal Corriere del Mezzogiorno del 4 febbraio 2022, in pieno Sanremo: “Mammut ‘a mammt, ‘a mammt!. La veemente reazione in dialetto napoletano di Mahmood ha fatto il giro del web … non ha gradito l’errore di una giornalista che l’ha chiamato appunto «Mammut» prima dell’intervista. … L’imprecazione dialettale di Mahmood conferma il suo forte legame con Napoli”.

Peraltro la parola mammt con questa forma è riportata nel dizionario online Glosbe che la traduce dal napoletano all’italiano con: tua madre, tua mamma.

La app Mammt nasce un anno fa a Torino città di forte immigrazione dal Sud, ma forse gli ideatori non hanno radici meridionali, e la scelta del nome diventa ancora più sorprendente. Oggi è attiva anche a Milano la patria della schiscetta, dove è in corso una campagna di affissioni.

Mammt App nome