UN NUOVO LOGO
C’era una volta un uovo. E c’era da più di 60 anni, cioè da quando negli anni ‘50 Barilla affidò ad Erberto Carboni il disegno del logo aziendale. In realtà nell’immagine di Barilla disegnata dallo scultore Emilio Trombara all’inizio del 900, un tuorlo di uovo c’era già, insieme ad un garzone e ad una madia piena di farina.
Poi le immagini sono scomparse ed è rimasta la sola scritta Barilla in caratteri e orientamenti diversi: maiuscola, minuscola, Liberty, corposa, elegante, ascendente e in diagonale, con la B iniziale a zampa di elefante che ricorda l’estetica dei Baci Perugina. Il logo disegnato da Carboni vuole rappresentare un uovo sodo tagliato in orizzontale, con tuorlo rosso su sfondo bianco e nel tuorlo la scritta Barilla in bianco. La riproposizione dell’uovo in questo modo è stata una bella intuizione, che ha ridefinito il logo verbale di forma ovale/ellittica già usato negli anni precedenti. L’uovo, non proprio immediato nella decodifica, indicava la direzione del brand che puntava quindi sulla pasta all’uovo e si allontanava dall’originaria tradizione di fornaio e panettiere. Documenti che attestano questa origine risalgono al 1576!
Attraverso vari restyling il logo è arrivato a noi con il suo rosso brillante, un font corposo molto istituzionale, e un disegno che svela o vela l’uovo a seconda dell’occhio di chi lo guarda. Oggi il logo Barilla si mostra in modo nuovo: il rosso si impone come sfondo integrale, non più tuorlo. La suggestione dell’uovo, poco aderente ai nuovi territori del brand, scompare e il rosso diventa la campitura totale. Un bel tono di rosso, potente e sicuro di sé.
Nel logo troviamo altri segni: la R cerchiata nel segno di marchio registrato connota di potenza e ulteriore valore il brand. Il font della scritta Barilla è stato leggermente ritoccato, con la riduzione di alcune rotondità. E poi, atto decisamente significativo, troviamo una data; e non è una data leggera. 1877 processa tre secoli e ci riporta ad un lontanissimo passato, l’800, con una data dispari 1 8 7 7. Questo logo sostiene tutto il peso di 145 anni di vita, storia, esperienza, valore e valori.
UNA NUOVA LINEA CON UN NOME
Le novità arrivano in coppia, e il nuovo logo si presenta in combinazione con un nuovo lancio: una linea di pasta trafilata al bronzo, che si chiama Al Bronzo. Nella comunicazione si sta facendo spazio la formula “Barilla Al Bronzo”, e nell’uso del nome di questa linea la preposizione e il sostantivo Al e Bronzo hanno la lettera iniziale maiuscola. Ad ora né Al Bronzo, né Barilla Al Bronzo emergono tra i marchi registrarti in Italia, ma nell’uso “Al Bronzo” sembra proprio il nome della nuova linea, per quanto si tratti di una denominazione generica.
Questa attribuzione di naming è interessante su più fronti: fa sua una formula comune come “al bronzo”, usata correntemente nella più ampia “trafilata al bronzo”. Il sistema visivo le dà un grande valore, ponendo Al Bronzo in stampatello maiuscolo, con grande evidenza e con dimensioni persino superiori al logo Barilla. Uno status di nome con un suo descrittivo “lavorazione grezza” in posizione inferiore.
PACK ROSSO E PACK BLU
La nuova linea Al Bronzo si impone con una confezione totalmente rossa, dello stesso tono di rosso del nuovo logo, che perde i suoi contorni e si amalgama sul pack.
L’impatto è forte: il pack tutto rosso è gagliardo, pieno, determinato nello sbandierare la sua novità. E se questa linea si presenta con lo stesso colore del logo attuale, allora vuol dire che è privilegiata e raccomandata nel senso letterale di questi termini: di valore, di pregio.
Anticipazioni accreditate annunciano il ritorno al blu delle confezioni di pasta “classica” Barilla. Dopo una breve sosta nell’azzurro degli attuali pack, tra poco vedremo iI famoso blu delle origini che tanta personalità e immagine aveva portato al brand. Barilla fu la prima azienda tra tutti i produttori di pasta, a confezionare il prodotto e a scegliere un pack rigido di cartoncino, ingombrante ma protettivo.
SI CHIUDE LA FINESTRA
Altra novità: la perdita della finestra di plastica trasparente sulle confezioni. Quest’ultima è ancora presente nella nuovissima linea Al Bronzo, forse per non esagerare con gli stravolgimenti e per dare un assaggio della ruvidezza, corposità e colore della pasta speciale. La futura rinuncia alla visibilità della materia e del formato di pasta attraverso la trasparenza, consentirà sia un ingente risparmio, sia una riduzione significativa nell’uso di materie plastiche dannose all’ambiente.
“Abbiamo reinventato la pasta” dice Ilaria Lodigiani, Vice Presidente Global Marketing Barilla, presentando la nuova linea di pasta Al Bronzo.
Le immagini sono prese dal sito aziendale, dalla stampa nazionale e dal sito Il muso del marchio.