Il nome L’Imu fa proprio ridere. L’ho notato qualche settimana fa, poco dopo la scadenza del pagamento IMU e sono caduta piacevolmente nel rimando IMU – desinenza finale [U] – Sardegna.

La finale [U] è in questo caso un gioco linguistico che taglia e sardegnizza il termine generico limoncello, rendendolo già così più simpatico, oltre che molto breve. Il richiamo dell’imposta IMU aumenta la goliardia e allarga il sorriso.

Con il termine limoncello hanno giocato in tanti produttori: Limoncé, Limoné, Limoncino, Limonì, Limoncetta. L’originalità del nome L’Imu è molto spiccata perché compie il doppio salto di abbreviare e spiazzare. Nella pronuncia non si sente l’apostrofo, che però è rilevante nella grafica dell’etichetta, e che ritroviamo in altre proposte Benalunga. C’è M’rto che gioca con il fuoco: si intuisce il termine mirto, ma ci si avvicina anche a morto. E poi c’è Ziaru’ dove l’apostrofo lavora anche come accento, in finale di un nome che prende ispirazione dalla liquerizia.

M'RTO BENALONGA NAMINGZIARU LIQUERIZIA BENALONGA NAMING

Benalunga, l’azienda e la tenuta di produzione dei liquori, rimane un mistero, scopro solo che è nella parte meridionale della Sardegna. Quello che è evidente è l’approccio leggero e fresco al naming e al branding. E non guasta per un prodotto regionale che deve fare leva sull’immagine per uscire dal mucchio delle proposte locali, artigianali, di produzione limitata.

A questo link Wikipedia si trova un’esauriente spiegazione dell’Imposta Municipale Unica IMU e del perché va pagata. Alla voce limoncello si scopre invece che il termine ha una storia lunga di secoli e si riferiva originariamente ad una varietà di limoni dalle dimensioni contenute. Solo nel 900 è passato ad indicare il liquore.

Con questa famiglia di amici simpatici e apostrofati L’imu, M’rto e Ziaru’ auguro a tutti buone vacanze, buona estate, e arrivederci a settembre.