Kinder CerealéNella nutrita famiglia Kinder c’è un nuovo amico: Kinder Cerealé, una merenda fatta con “l’autentico pane Kinder, arricchito con l’aggiunta di farina integrale, 5 cereali, granella di mandorle e germe di grano da provare in 2 differenti gusti a scelta tra: Yogurt e Confettura di lamponi, …). Sul sito si legge anche che “il prodotto è stato creato in Expo 2015 ascoltando i vostri buoni consigli …”.

Nel logo e nella pronuncia il nome si arricchisce dell’accento sulla E finale e dell’evidenza di Alé, ma nella sostanza il nome è Kinder Cereale, drammaticamente vicino al nome Kinder Cereali, lo storico snack di tutt’altra pasta (cioccolato, cereali soffiati e tostati, croccantezza). Chissà se in azienda si sono chiesti se c’è un rischio di confusione per il consumatore tra Kinder Crereali e Kinder Cerealé, che sono due prodotti proprio diversi.

Un’altra considerazione da fare riguarda il diritto dei marchi, la disciplina che ha proprio lo scopo di tutelare il consumatore dalla confusione; è per questo che i nomi dei prodotti vengono depositati, e i loro nomi diventano marchi registrati. In merito ai marchi è naturale pensare che nessuna azienda alimentare possa usare il termine “cereale” come nome per un suo prodotto, perché non potrebbe averlo in esclusiva privando altri dell’uso all’interno di un nome o come descrittore di un prodotto. Quindi la parola “cereale” non può appartenere a nessuno (come marchio) ma può essere usata da tutti; le sue varianti, anche minime rappresentano un segno distintivo, e quindi è possibile che esistano marchi “Cerealibus”, “Ceres” o “Ceryal” etc.

Cereali e cereale (come colazione, cioccolato, latte …) sono termini generici. Questo spiega perché Ferrero deve depositare e usare la dicitura completa Kinder Cereali, Kinder Colazione, Kinder Cioccolato, che vengono definiti “marchi complessi”: la presenza del termine Kinder dà distintività al nome intero. L’accento rende il termine Cerealé un po’ meno debole ma sempre a rischio di genericità. Nel caso di Kinder Cerealé anche la grafica contribuisce a creare distintività, e quindi la strategia di evidenziare Alé con un colore diverso, distanziare le due parti “Cere” e “Alé” e usare la A maiusola per Alé, dà delle garanzie in più.

Facendo indagini tra i marchi depositati rilevo che il nuovo marchio è stato depositato così da Ferrero: “kinder cereale (verbale) il marchio consiste nella dicitura kinder cereale , con lettere k , c e a maiuscole, restanti caratteri minuscoli.” Questo deposito risale a un po’ prima di Expo 2015, bensì a ottobre 2014. So che le aziende sono molto attente a cosa e a quando depositare come marchio per non svelare informazioni sui nuovi prodotti in studio, preziose per i propri concorrenti che fanno indagini come me tra i marchi depositati.

Quindi questa merenda Kinder per adulti creata in Expo, almeno relativamente al suo nome/marchio è stata pensato già da un po’. Ora è sugli scaffali e on air con spot, e con un nome che nella sostanza non è molto originale (Cereale) ma nell’apparenza (logo) e nell’uso pronunciato è comunque simpatico e accattivante.