Pochi nomi sono avvolti dalla nebbia lessicale e subiscono incomprensioni e derive come il nome Cee’d di Kia. Tra le tante versioni più e meno ufficiali e legate al modello Cee’d, troviamo: Ceed, ProCeed, Proceed, ProCee’d, Pro_Ceed, Pro_Cee’d. Quando un nome è ambizioso, complesso, inusuale, difficile … non ha vita facile. Nel caso dell’automobile Cee’d l’intento era didascalico ed esplicativo, ma originale. Disegnata nel centro stile Kia di Rüsselsheim in Germania e prodotta in Slovacchia, il nome voleva sottolineare questa origine tutta europea per un brand asiatico forse un po’ svantaggiato. E quindi si decide di costruire il nome a partire dalla sigla CE indice della provenienza europea, cui si unisce ED che sta per European Design. Poi compare un apostrofo giusto per complicare la vita di tutti, ma rimane fisso il desiderio di avere un nome composto a partire da due sigle che diventa quindi un’unica sigla di 4 lettere, che si pronuncia come la parola inglese seed “seme”. Nient’altro.

Se nella pronuncia il problema è ridotto, nella versione scritta il disagio si amplifica: basta girare in rete per vedere le multiple versioni del nome e delle sue proliferazioni. Peccato perché la storia di Kia è sorprendente: nasce nel 1944 come produttore di componenti per biciclette, crea il primo ciclo, poi passa al motociclo, poi al motocarro a tre ruote. Un aumento di calibro progressivo porta l’azienda all’automobile nel 1970: grazie all’accordo con Fiat produce le prime Fiat 124 e 132 per il mercato asiatico e si definisce come la prima azienda automobilistica coreana, con base a Seoul. Ora è parte del gruppo Hyundai Motor Company, e vive un momento di crescita.

Con il naming KIA deve fare un po’ meglio i conti: a parte i suddetti problemucci con Cee’d (sul sito è presentata con il nome CEED maiuscolo in tutte le 4 lettere, e senza apostrofo) e con la versione sportiva ProCeed (così scritto sul sito) troviamo Venga, che per noi italiani è un buffo congiuntivo e a me personalmente ricorda uno sprazzo di comicità italiana, quella del “venghi” fantozziano. Perdóno a Bongo il suo pionierismo e la vetusta età, chiudo un occhio su Cadenza, ma con Carens non posso fare sconti.

Difficile trovare nomi in generale, complicato trovare nomi per automobili che vengono vendute in paesi e culture differenti e alla mercé di lingue e idiomi locali. Tuttavia consultare un esperto e fare qualche verifica culturale non è un costo enorme per una casa automobilista che investe anni e cifre altissime per sviluppare ogni modello.