Un nome divide sempre; ha sostenitori e detrattori, memorie più o meno personali, rimandi banali o sofisticati. È ogni volta così, figuriamoci in politica dove essere di parte è una professione. Vorrei però trovare qualcosa di buono nel nome Italia Viva individuato da Matteo Renzi per quella che lui stesso chiama “una nuova sfida, una casa, un movimento”.

 

ASPETTI POSITIVI

  • Non è una sigla; in politica la sigla è stata ed è ancora una strada maestra, da PCI, MSI a LEU all’abbreviazione DEM. Usare parole intere è una scelta di comunicazione
  • È un nome semplice che ha una struttura chiara anche nella doppia lettura: soggetto + aggettivo femminile con “viva” come l’attributo di questa povera Italia e quindi l’impegno a tenere viva l’Italia; soggetto + verbo al congiuntivo “che l’Italia viva” quindi una missione, un auspicio, un futuro
  • Non contiene il termine “partito”
  • Approfitta della parola Viva che non è molto sfruttata all’interno di nomi dei partiti, ed esula dalla politica riferendosi ad altri territori semantici e valoriali.

 

ASPETTI NEGATIVI

  • Si, bisogna dirlo che “viva” è una parola che riporta al mondo dell’alimentazione, e in particolare di quella naturale. Se non proprio uno yogurt, può richiamare il nome Vivi Verde (piacerebbe alla Lega?) di Coop, o una proposta che finalmente protegge i prodotti made in Italy
  • E’ una formula linguistica che si è già vista in politica non nel naming ma sotto forma di slogan (campagna della Leopolda di qualche anno fa, Veltroni) e poi come titolo di libro, come canzone. Ma questo vale praticamente per tanti nomi e per tutti i settori, solo che bisogna stare attenti a dove si va a finire
  • Integra il termine Italia attualmente presente nel nome Forza Italia, Fratelli d’Italia e di altri partiti minori, e anche qui bisogna stare attenti a dove si va a finire e a chi sono i “vicini” di casa e di parola
  • Non facilita la traslazione ai partecipanti: i pidiessini da PDS, i missini da MSI, i Dem … come si chiameranno i sostenitori di Renzi?

 

Al di là delle trovate istrioniche di Maccox, darei un unico consiglio a Renzi: “Non ti curar di loro..”. Qualsiasi nome sarebbe stato deriso, storpiato e usato contro. Anche “non ti curar di loro …” non è fedele all’originale dantesco che è invece “non ragioniam di loro…” e che (guarda il caso!) si trova proprio nell’Inferno della Divina Commedia.