Uso l’aggettivo prepotente perché include “potente” e tra le varie, rima con promettente, e perché è chiaro che con il nome illimity si entra in un mondo piuttosto speciale.

Anche se il nome illimity è annunciato dall’iniziale rigorosamente minuscola, la sua personalità è forte e rumorosa: ci sta dicendo “senza limiti”. Ed anche chi non ha affinità con la lingua inglese, e magari pensa ad Illy caffè o ad un’offerta di telefonia, arriva presto al concetto di illimitato, infinito, senza confini, dove tutto è possibile. illimity è un termine che sembra di natura inglese per via della finale [Y] ma che in realtà non esiste nella lingua inglese. La parola inglese da cui probabilmente deriva per alterazione è illimited / unlimited ed altre vicine sono illimitable e illimitably; il messaggio di “illimitato” arriva pressoché a tutti.

Il nome illimity è il centro di una nuova e non convenzionale proposta: lo sguardo di illimity è lungo, va lontano ed il concetto di “oltre il limite” è il tema della comunicazione, del branding, di tutta l’operazione di questa start up nuova di zecca, che si pone come banca diretta e digitale, di nuova generazione. Dal nome parte tutto: la mission, la promessa, l’offerta, e sul nome si costruisce il brand.

 

LA BANCA DIGITALE E LA SUA MISSION

Presentata ad inizio settembre 2019, il suo autore è Corrado Passera che ha una lunga esperienza nel mondo della finanza: lo ho incontrato più di 20 anni fa quando si doveva trovare il nome di quella che poi è diventata Banca Intesa, ed anche in quel caso il nome era stato audace e innovativo per il settore bancario. Passera e il suo Team hanno creato il Gruppo illimity e con movimenti opportuni sono arrivati alla banca illimity: in questo video tutto è raccontato in modo chiaro. Per il branding ed il nome si sono rivolti agli amici di Landor, che hanno dato espressione all’energia e alla scommessa che sta dietro questa banca che è tradizionale nel suo essere digitale (senza sportelli, tutto via device e cloud, sempre disponibile, Google Pay e Apple Pay) ma è coraggiosa e presuntuosa nello spirito.

Illimity si presenta come un nuovo paradigma del cambiamento, che “dà forma al potenziale”; usa le parole “progetti”, “futuro”, “oltre”; chiama “illimiters” le persone e la comunità che gira intorno alla banca. La mission? Offrire credito, opportunità, futuro e ottimismo a tutti, privati e non; anche a quelle imprese e situazioni che non hanno accesso al credito, o a cui generalmente viene negato per carenza di requisiti.

 

OLTRE LA FORMA

Se il nome è forte e un po’ onnipotente, il pay off di brand “Banca oltre la forma” è più contenuto e sbiadito. Raccoglie il tema illimitato con l’avverbio “oltre” ma “forma” è un concetto gsuperato e un po’ fermo rispetto alla promessa di andare oltre.

Lo spirito energico ma accogliente del brand è ben veicolato dai colori vivaci e inusuali per il mondo della finanza: un arancio caldo e molto diverso da quello di Ing Direct e il fucsia sono veramente audaci, giovani, pop. Il logo è morbido, il carattere font è tondeggiante, e il segno icona è particolare e bello nel gioco di colori e forme che si incontrano: richiama l’infinito, il nastro di Möbius, un circuito, un grafico, un percorso, un movimento fluido, sincretico.

 

UN LINGUAGGIO NUOVO

È bello il vento fresco che il nome (e l’idea) illimity porta. È bello che ci sia una contaminazione forte tra mondi che fino a poco fa erano distanti: illimity parla un linguaggio moderno, digitale, amichevole, brillante, e non ha paura di spaccare le regole di un mondo che fino ad ora è stato chiuso nei suoi canoni. Può sembrare il nome di un servizio di delivery, di un operatore telefonico, di una app di viaggi, di un portale di ospitalità. Invece illimity è il nome di una banca tecnologica, italiana, che nasce su basi e competenze solide e che darà vitalità e movimento al settore finanziario. Già la promessa dei tassi di interesse ben più alti della media è un grande scossone, e dà contenuto a quella che viene presentata come una “user experience semplice, veloce e umana” e ancora di più, nello spot The Glance lanciato a fine novembre, come “lo sguardo di chi crede in noi”.