Ma non solo, ci sono anche dei motivi grafici al centro della disputa tra Gucci e Guess vinta recentemente da Guess. Chi ha mosso le acque è stato Gucci che ha denunciato Guess per contraffazione, violazione del marchio e concorrenza sleale: in alcuni suoi modelli Guess sembra imitare la G di Gucci, il motivo del rombo o pattern Diamante che pone la G all’angolo, e la G quadrata. Il tribunale di Milano ha stabilito invece che i suddetti motivi siano comuni nel mondo della moda e non abbiano “niente a che fare” con il modello della doppia G intrecciata di Gucci. Questo secondo capitolo accade dopo
una battaglia legale persa da Guess negli Stati Uniti e una multa onerosa; ora è Gucci a perdere e a vedersi annullati marchi depositati e già usati (alcuni motivi a rombi, alcuni loghi G e modelli di marchi registrati “Flora”) dalla corte di Milano che in base alla “ragguardevole notorietà dei marchi di Guess”, ha respinto la possibilità che qualsiasi rischio di confusione possa esistere, tra i prodotti ed i marchi di Gucci e quelli di Guess.
Le questioni legali sono complicate e spesso cavillose, ma l’intento è sempre quello di proteggere il cliente da un errore. Che ci sia cattiva fede o meno, un marchio deve essere originale, inedito, oltre che non ingannatorio. Ricordo che Gucci è un cognome che nasce dalla trasformazione di un nome personale, Guccio o Guzzo molto frequente nel tardo Medio Evo, che deriva da Arrigo (Arriguccio) o Ugo (Uguzzo, Uguccio). Questi ultimi sono nomi propri germanici arrivati in Italia con le invasioni dal nord Europa, dove Ugo Hug voleva dire “spirito perspicace” e Arrigo Heinrich “possente in patria”. Se nomen est omen restiamo in attesa di probabili sviluppi … Pare che Gucci si sia molto arrabbiato!
Grande e molto esplicativo articolo!
Per ulteriori informazioni riguardanti l’argomento della marchio posso suggerire di visitare la pagina //www.royaltyrange.com, nonché di dare un’occhiata al loro database.
Grazie