RICARICA BRAND NAMINGUn negozio di detersivi (ed altro) alla spina con una forte vocazione eco-friendly e sostenibile. Oltre all’iniziativa lodo il nome che è buffo sia per l’orecchio che per l’occhio, perché ben giocato anche graficamente. Il brand name RicaRica sembra spezzarsi in due e approfittare dell’ambiguità che la simmetria crea: dove metto l’accento??? se lo metto sulle vocali I ottengo un risultato simil-messicano, che fa pensare a Speedy Gonzales e ai fumetti. Se lo metto sulla prima A il nome si insedia nel suo significato istituzionale con somma coerenza verso il negozio che designa: qui puoi ricaricare i tuoi flaconi.

Dal punto di vista linguistico RicaRica può far pensare a una qualche figura retorica. Si avvicina  all’allitterazione che è la ripetizione di parole che hanno la parte iniziale identica, ma in questo caso la ripetizione è una duplicazione che avviene all’interno della stessa parola. Potrebbe essere un’epizeusi, cioè una ripetizione multipla, ma questa è relativa sempre a parole integrali. Allora si pensa all’epanalessi che è l’iterazione di un’espressione all’interno di un segmento testuale.

Leggendo nel bel manuale di retorica di Bice Mortara Garavelli (Laterza, 2010) vengo attratta dall’epanadiplosi: il raddoppiamento. Anche in questo caso però si tratta di raddoppiare intere parole all’interno dello stesso enunciato (es. Y10: piace alla gente che piace). Insomma più che un esempio di retorica RicaRica è un nome intrigante, simpatico, giocoso, che aiuta a familiarizzare con un concetto nuovo, quello del riciclo dei contenitori. Benvenute le ripetizioni.