Ricca, generosa, ottimamente costruita l’ultima edizione di BrainForum nel bello spazio del teatro Parenti a Milano.
Le neuroscienze sono state trattate dai numerosissimi ospiti con differenti approcci: neuro scienziati, linguisti, psichiatri, medici, personalità importanti tra cui Rizzolatti e Andrea Moro. Di quest’ultimo riporto gli studi sulla sintassi e le ipotesi (confermate) che sia un fatto di pertinenza esclusiva dell’uomo con una rete neurale specifica, a differenza di altre competenze linguistiche che condividiamo con altre specie. In particolare il gulco, termine ed entità inventata dallo studioso proprio per dimostrare la riconoscibilità delle forme sintattiche, indipendentemente dagli aspetti semantici. E cito a proposito del gulco: “Le parole nuove gli esseri umani le riferiscono spesso al repertorio degli animali”, pertanto il gulco può benissimo essere un piccolo animaletto peloso con gli occhioni …
E penso che con i nomi di prodotto inventati, che non hanno quindi riferimenti semantici immediati – es. il nome dell’automobile Yaris – succede quasi sistematicamente che vengano associati alle parole esistenti più simili per forma e fonetica, e grazie anche a questo, oltre alle loro specifiche valenze fonetiche, riescono a suggerire immagini e sensazioni più ricche.
Il cervello vira sempre verso il noto e ciò che già conosce?