Ieri Carlo De Benedetti ha mostrato il logo del suo nuovo figliolo, che non potrà deluderlo come sembra abbiamo fatto gli altri. Il figliolo è un nuovo quotidiano che nasce digitale ma con anche la versione cartacea; il nome è Domani, e la società è Editoriale Domani Spa, di cui De Benedetti è al momento l’unico azionista.
Il nome Domani era stato annunciato a inizio maggio, subito dopo la fondazione della società editoriale. E adesso dopo il padre (l’ingegnere) e la madre (la società), viene mostrato il vestito cioè il logo; fra un po’ vedremo anche la nonna.
IL NOME
Domani non è un nome molto originale, ma ha un messaggio chiaro e diretto. Ed anche positivo: guarda avanti, senza promettere un futuro o previsioni o manna, o miracoli. Domani è infatti un futuro molto vicino, che viene subito dopo l’oggi. Una sorta di presente che si fa futuro, senza essere troppo spinto in là. Ed è un eterno futuro, perché “domani” è sempre in correlazione ad oggi. Il messaggio che arriva dal nome Domani è che si parla di quello che sta per succedere, che presto ci troveremo d’avanti: attualità (oggi) ed oltre (domani).
La linea editoriale è annunciata dalle parole di De Benedetti nell’intervista a Piazza Pulita “particolare attenzione alle disuguaglianze sociali all’interno di un quadro di economia di mercato, sempre dalla parte di chi nel contesto sociale ha meno, e sempre con un occhio critico nei confronti di tutti i poteri, senza alcuna pregiudiziale”. Il nome Domani indica la prospettiva.
IL LOGO
Molto semplice per scelta del carattere e colori, la parola domani ha l’iniziale maiuscola e il colore nero. Per fortuna non è stata scelta la linea amichevole del tutto-minuscolo. Non se ne può più, ed un giornale è sempre un giornale. Benvenuta l’autorevolezza e la formalità del capolettera maiuscolo.
È simpatico l’espediente del pallino che si incrementa e si riempie fino a completarsi sulla lettera conclusiva. È il pallino della [I], è un sole prima a metà poi a due terzi poi bello pieno, su una ipotetica linea di orizzonte. Meglio ancora, è “il cammino in crescita” come ha detto De Benedetti durante l’intervista a Piazza Pulita.
IL MARCHIO
Ad ora non sembra che il nome Domani sia stato depositato come marchio dalla società editoriale. Quasi sicuramente il marchio è in corso di pubblicazione e sta attraversando lo spinoso iter burocratico della registrazione. Non viaggia in buona compagnia perché nelle classi giuridiche collegate al prodotto editoriale ci sono già numerosi marchi registrati che contengono il termine “domani”. Stiamo a vedere.
IL DOMINIO WEB
Anche su questo fronte, come prevedibile, l’orizzonte non è luminoso: ildomani.it è già un blog con sottotitolo Il Quotidiano Nazionale d’Informazione, per citare quello più vicino al nome della nuova testata. Si dovrà costruire un dominio ad hoc.
La famiglia di Domani si sta costituendo e presto nascerà anche la nonna, una Fondazione che erediterà la gestione della testata una volta che De Benedetti non se ne occuperà più.