Se ne era già parlato a proposito di quei nomi di marca di servizi e prodotti molto innovativi e “pionieri” che inaugurano un nuovo ambito, e danno origine a parole nuove e verbificazioni perché la lingua italiana è ancora impreparata e a corto di parole adeguate: googolare, pinnare.
Ora il dito è puntato su quei verbi “italiesi”, gli ibridi che nascono quando una parola inglese viene impiantata nell’italiano e si guadagna addirittura una forma verbale. Ecco alcuni esempi: buggettizzare, fittare, loggare, performare, taggare. Questi termini nascono in contesti aziendali in cui l’uso dell’inglese è corrente e per semplificare o per un rigurgito di nazionalismo, si italianizzano le radici straniere. Naturalmente anche l’italiano con la sua ricchezza offre termini e frasi che danno lo stesso senso, però vengono spesso preferiti questi neologismi. Il risultato è spesso brutto, ma almeno considera una possibilità differente rispetto al prestito tale e quale della forma inglese o al calco; rendiamo merito. Scrivete se ne avete qualche altro sulla punta della lingua?
Intanto segnalo il ricchissimo articolo – e relativi commenti – di Licia Corbolante sul blog Terminologia Etc che parla proprio degli anglicismi e dei forestierismi
Un verbo recentissimo è endorsare. Mi vengono in mente schedulare e briffare, già registrati da alcuni dizionari, e poi altri nati in ambito informatico come downloadare, chattare, forwardare, linkare, backuppare, scannare, shiftare.
Credo che molti di questi ibridi risultino sgradevoli soprattutto per il contrasto tra la morfologia italiana, richiesta dalla coniugazione dei verbi, e le combinazioni di grafemi che invece non fanno parte dell’ortografia italiana (es. ck, wnl, cha, sh). Credo che verbi come formattare o postare siano apparsi subito più accettabili perchéassomigliano a parole italiane sia graficamente che fonologicamente.
Mi sembra che il conflitto si avverta meno per i sostantivi perché anche in italiano esistono nomi invariabili (es. città, gru, crisi) e quindi non c’è un problema evidente di flessione che faccia risaltare gli elementi “estranei”.