E’ importante sottolineare un aspetto: Giovanni Rana che fino ad ora ha “firmato” la pasta fresca ripiena e non, realizzando assolute innovazioni, da poco propone una categoria di prodotto limitrofa e facilmente associabile al core-business e valoriale della marca, ma che richiede un know how diverso e molto specifico. Basti pensare alla liquidità del sugo versus lo stato solido della pasta fresca.
La strategia di naming è stata quella di non ricorrere ad un brand name originale per la nuova linea di sughi, ma di farla rientrare sotto l’ombrello della marca Rana ed utilizzare sulle confezioni la dicitura generica “Sugo fresco”. Per altre linee di prodotto ben più assimilabili alla sua tradizione, la marca Rana ha fatto invece ricorso a nomi specifici, alcuni più semplici come Svogliavelo, SfogliaGrezza, La Verace, altri più “studiati” come Colpo di Fiamma, GioiaBlu. Sarà stata la lontananza dal concetto di pasta fresca ad orientare la scelta di naming sul versante della garanzia istituzionale conferita dal brand name Rana? Ricordiamo che ogni estensione di marca comporta dei rischi, e in particolare quello di diluire il valore della marca. E’ per questo che spesso le aziende affidano al brand name il compito di proteggere la marca e il suo contenuto di valori, e per non creare confusione per il consumatore, decidono di battezzare con un nome nuovo un’offerta ritenuta troppo divergente rispetto alla loro storia.
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