Violenza, impeto, eccesso, collera, rabbia, ira, ed anche pazzia, quella di Orlando Furioso. Un’escalation di sentimenti che parte dall’istinto e giunge all’agire incontrollato e violento; è questa l’aura che si sprigiona dal nome Furiosa.

Con il nome Furiosa la maison Fendi ha delineato un’immagine animalesca e aggressiva, incarnata nel flacone animalier disegnato da Delfina Delettrez Fendi. Ed anche lei con i nomi non scherza: Delfina richiama un animale amichevole, mentre Delettrez ha una fonetica dura, elettrica, nervosa.

La donna che sceglie il profumo Furiosa deve sapere che non fa una scelta neutra. Questo del resto accade per ogni profumo, ambito in cui più che la fragranza si indossa un’immagine, quella della marca, fatta di toni, simboli, valenze, linguaggio, esclusività. Lo spot di lancio ripropone il motivo della pelle animalesca sulle quinte di Villa Farnese a Roma. Anche la modella dello spot Kasia Smutniak deve essere consapevole che la sua immagine si lega al posizionamento forte del profumo, e che per molto tempo verrà identificata con la donna “furiosa”, tutta istinto e passione, come dice l’headline “The essence of wild femininity”.

Non sfugge l’allitterazione della F, già presente e rimarcata nel nome di un altro profumo della casa,  Fan di Fendi. La F diventa icona, calamita di immagini e di ricordo. Come facilmente succede per i nomi della moda e dei profumi. Ne ho parlato a proposito di Amo Ferragamo.

Tecnicamente furiósa è anche una manovra dell’equitazione d’alta scuola, consistente nel passare dal galoppo alla carriera, per richiamare poi il cavallo al galoppo e fare la mezza volta. Inavvertitamente ci si avvicina anche a Furia, il ben famoso cavallo del West, fiero, fedele. Quante F anche qui.

Anche la fragranza è un vortice di essenze: pepe rosa, bergamotto, magnolia, gelsomino, ambra, legno e incenso…

 

L’immagine è presa dal sito Purse&co.