- Foody la Mascotte, e a seguire
- Josephine la Banana
- Rodolfo il Fico (per richiamare Rodolfo Valentino, un gran fico/figo????)
- Chicca la Melagrana (forse perché piena di gustosi Chicchi)
- Arabella l’Arancia con un nome che riprende la radice inziale ara-
- Gury il Cocomero o anguria, con un nome che ne riprende il termine italiano
- Manghy il Mango: il nome proprio personalizza e inglesizza la parola generica (ma già internazionale) “mango”
- Piera la Pera per assonanza tra nome e sostantivo
- Pomina la Mela ricorrendo ad una forma letteraria e desueta del termine mela, il pomo
- Rap Brothers i Rapanelli: simpatica inglesizzazione con piacevoli conseguenze musicali
- Max Mais il Mais Blu, con assonanza e allitterazione tra i due termini Max e Mais
- Guaglió l’Aglio per rifarsi al dialetto napoletano: guaglió è la pronuncia che tronca il termine dialettale guaglione, che significa ragazzo. Il nome dell’aglio è stato il primo ad essere svelato qualche settimana fa, e quello su cui c’è già polemica per il marcato richiamo “meridionale” non proprio ben visto da tutti.
Commenta il commissario unico Giuseppe Sala: “Il nome scelto, Foody, sposa i valori dell’Esposizione Universale e ne rispetta a pieno l’identità: rappresenta bene il senso di comunità, di diversità che si compone in unità che vogliamo trasmettere ai visitatori di tutto il mondo, tenendo sempre presente che il cibo, con la sua varietà, è fonte di vita e di energia”
Aggiungo io che Foody è un nome semplice da comprendere e da pronunciare per il pubblico internazionale, criteri da rispettare sempre in un nome che deve andare bene “per tutti”, europei, orientali, giovani e meno giovani e in generale per gli stranieri che si suppone comprendano la lingua inglese a livello base. Per queste persone richiama immediatamente il concetto di cibo – food, tema centrale di Expo 2015 e lo personalizza grazie alla Y greca finale, che personifica e rende simpatico, informale e amico chi lo porta.
La coerenza con lo stile grafico dell’immagine della mascotte, opera dei disegnatori Disney, è alta perché sia nome che disegno esprimono allegria, giocosità, piacevolezza, personificazione.
Un po’ più difficili e oscuri alcuni degli altri nomi per il pubblico internazionale: i riferimenti al termine italiano andranno persi (Gury-anguria, Piera-pera) e qualche inceppamento nella pronuncia si verificherà per i complicati nessi inter-letterali ad esempio di Rodolfo, Guaglió …
Ma il nome magico che vada bene per tutti non esiste, e nel caso dei nomi per Expo 2015 si può proprio dire che ci sono stati un po’ di colpi alla botte e un po’ di colpi al cerchio.
8000 le proposte complessive di nome “prodotte” dai bambini, gli unici partecipanti ammessi al concorso. Vedremo sfilare personaggi e nomi a Milano, in occasione del carnevale e su alcuni tram jumbo.