FIAT TIPO BERLINAA volte ritornano … e infatti sta per arrivare la “nuova” Fiat Tipo. Con una comunicazione aggressiva che spinge sul prezzo incredibile, una uscita anticipata in Turchia dove però si chiama Aegea (e si legge Egea) e nessun commento sul nome.

Il fatto è che a dispetto per esempio della 500 che ha nel DNA la 500 originaria o di altre vetture “eterne” rivisitate (Golf, Panda … che si portano dentro qualcosa della matrice), la Tipo di oggi non ricorda per nulla la Tipo lanciata nel 1988 e divenuta auto dell’anno il 1989.

Ad essere pignoli il nome Tipo era stato usato nella storia di Fiat per una serie di modelli prodotti dal 1910 al 1921 in associazione a un numero (Tipo 1, 2, 3, …). Quindi siamo alla sua terza chance! La storia del nome Tipo è però ancora più complessa, ed è legata alla rivoluzione del VSS sigla che sta per Veicolo Sperimentale a Sottosistemi proposta dall’architetto Renzo Piano e dall’I.de.A che si basa sulla costruzione di un pianale unico per modelli anche molto differenti. Non entro nelle questioni tecniche che hanno visto Fiat pioniera di questa intuizione-innovazione, adottata e migliorata da altre case automobilistiche. Voglio solo sottolineare come il fatto di ripescare un nome da un passato polveroso è un’operazione sterile, soprattutto in questo caso. Che cosa il nome Tipo porta in più alla vettura odierna in termini di personalità, distintività, emozione?

Peraltro si parla di un nome borderline tra il tecnico e il freddino, devitalizzato da anni di dimenticanza, e comunque povero di senso perché la Tipo in voga tra il 1988 e il 1995 non è stata così sensazionale.

La Tipo di oggi rimpiazza la Bravo proponendo razionalità e buon design in un significativo scambio “value for money”, e sarà una famiglia: a dicembre è previsto il lancio in Italia della berlina 3 volumi, poi uscirà la 2 volumi, poi forse una station Wagon, tutte benzina o turbodiesel, con varie cilindrate.

Lascio la parola ad Alfredo Altavilla Fiat Chrysler Chief operating officer per l’Europa: “A distanza di 27 anni il marchio Fiat ripropone quel nome per la nuova compatta destinata ai mercati di Europa, Medio Oriente e Africa. Il modello è stato disegnato in Italia dal Centro Stile del Gruppo Fca, realizzata in Turchia insieme a Tofas R&D e prodotta (…) a Bursa. Sarà proposto in oltre 40 Paesi dell’area EMEA, e l’originario nome del progetto “Ægea” è stato scelto come omaggio alla Turchia, paese considerato strategico dal Gruppo.”

Bene, grazie … niente bis, please.