ESPRIA LAVAZZA A MODO MIONasce Éspria la nuova macchina per caffè di Lavazza e con un pizzico di sforzo associo il nome Éspria alla parola espresso e quindi al caffè “fatto al momento”. Éspria si può definire un nome alterato che sviluppa in modo originale e inedito la radice espr-; tuttavia un po’ per il gioco dell’accento sulla E iniziale, un po’ per la vicinanza ad altri termini come esperia, esprit, aspro, espiare … l’associazione all’espresso per noi italiani non è così immediata.

Il nome Éspria individua una nuova proposta compatta all’interno del sistema di macchine per caffè con cialde A Modo Mio che Lavazza produce in partnership con Electrolux, ed entra a far parte della fantasiosa famiglia di naming Favola, Simpla. Tutti nomi dal profilo femminile e italiano, brevi e che terminano con la vocale A: fattori che ingentiliscono e nobilitano il concetto tecnologico di macchinario, di praticità, di concretezza.

Lavazza è un’azienda italiana familiare dalla storia lunga ed articolata: nata a fine 800 come drogheria, ha attraversato gli anni difficili delle guerre, del fascismo e del boom economico specializzandosi nell’importazione e nella lavorazione del caffè e distinguendosi per vari primati. Tra questi la creazione delle miscele di caffè, le confezioni sottovuoto. Anche nel campo della comunicazione si è imposta per lungimiranza ed efficacia: adottando un logo (1946), usando un claim particolare (1950) “Caffè Lavazza paradiso in tazza” che rende virtuoso un brand name non proprio eufonico come Lavazza, che in italiano e in alcune lingue straniere ha un percepito un po’ spregiativo; lanciando campagne memorabili e molto coerenti con il posizionamento di marca. Un’ascesa continua: dai prodotti di drogheria al caffè, poi le cialde, dal 2007 le macchine per il caffè e vari altri prodotti complementari al caffè come le spumine “Le Voglie”. Un’azienda ed una marca ambasciatrici dell’italianità di valore.