Sono da poco incappata in Eolo, un brand name che trovo molto interessante persino nel logo. Parto proprio da questo, giusto per cambiare l’ordine degli addendi. Scritta bianca su fondo azzurro pieno, font gonfio, effetto ludico per il gioco allegro di E ed L inclinate, con la L lunga lunga che va oltre la zona mediana di suo rispetto, e che sembra dare un calcetto alle sue vicine. Poi le due O, due occhi con la L come naso (si tratta mica di pareidolia?), buffe ed ipnotiche per la loro fissità dinamica: qui la O è un circolo in cui non si vede né inizio né fine, quindi per me può continuare a girare.
Ma soprattutto vedo quei due tratti circolari sulla E (minuscola, friendly, alla mano). Se lo si guarda al volo quel segno può sembrare un accento un po’ marcato. Ma poi lo si avvicina al nome e allora parte una catena forte e ricca di associazioni: Eolo, il vento, il dio del vento, il soffio potente, l’aria, le nuvole, il cielo … le onde. Insomma dal vento alle onde il passo è breve, ed Eolo ce lo fa fare con energia e consapevolezza.
Eolo si occupa dal 2007 di portare internet con una banda ultra-larga in quei posti in Italia penalizzati dalla conformazione del territorio (vengo a scoprire che si chiama digital divide), e dove le grandi compagnie di telecomunicazione non hanno voluto investire per portare la rete; si tratta di comuni spesso neanche raggiunti dall’ADSL, figuriamoci dalla fibra. Eolo assicura che attraverso la sua rete wireless fissa che sfrutta la tecnologia EoloWave, può arrivare internet a prezzi accettabili, velocità adeguate grazie alla banda utra-larga e senza bisogno di rete fissa telefonica. Un servizio importante, una infrastruttura parallela, anzi unica per quei comuni più “distanti” per conformazione naturale o per scarsa profittabilità.
Mi ha colpito anche il nome di dominio www.eolo.it semplice, pulito, che dichiara la sua origine italiana, e quindi il suo campo di azione, la sua mission limitata (solo l’Italia) ma concentrata (dedicato all’Italia). Inizialmente ho pensato alla vocazione “locale” di un’azienda e di un nome che immaginavo di difficile esportabilità all’estero. Poi ho verificato che il nome Eolo non crea grandi difficoltà di pronuncia e di riconoscibilità fuori dall’Italia: aeolus, éole, aiolos, éolo sono i nomi del dio del vento nelle principali lingue straniere, e in molte permane la dieresi.
Eolo è il nome commerciale di una azienda che si presenta con la sigla NGI spa. Con capitale interamente italiano e un fatturato che cresce esponenzialmente, Eolo ha scelto di comunicare in modo semplice e ricco di contenuto con un sito chiaro e trasparente, con un nome efficace e con un verbal branding di impatto anche nella base line “Tutta un’altra rete”.
Chissà che il brand Eolo non segua il cammino del primo Eolo, nato mortale ma poi divenuto dio.
Inizialmente avevo associato questo nome anche al simpatico nanetto di Biancaneve, ma i servizi di Eolo non mi sembrano poi così “piccoli”, anzi …
Potremmo dire che Eolo rappresenta una bella “ventata” di novità.
Linda,
proprio in questi giorni, cercando di verificare la velocità della mia ADSL e risolvere problemi con alcune lezioni universitarie in streaming, sono rimasto piacevolmente sorpreso nel ritrovarmi Eolo con questo suo utile, simpatico ed apparentemente semplice strumento: //test.eolo.it/