DANIO SANAK DANONE FAMELIKC’erano una volta Danio Snack e Famélik.

Il primo come potrebbe suggerire il nome Danio abita in casa Danone ed è uno yogurt attrezzato a combattere i morsi della fame tra un pasto e l’altro. E’ infatti uno yogurt con basso contenuto di grassi ma un alto quantitativo di proteine che colma quella “piccola fame” senza appesantire, perché nasce da un processo di colatura del siero che utilizza un quantitativo doppio di latte rispetto agli yogurt tradizionali, con in più il gusto della frutta in pezzi sul fondo del vasetto. Il termine generico snack completa il concetto di yogurt adatto ad essere mangiato quando c’è bisogno di qualcosa di più di un frutto o di un semplice yogurt.

Famélik è invece un buffo pupazzo che personifica la fame, gli imbarazzanti gorgoglii che il nostro intestino amplifica e che nei vari filmati pubblicitari creati per promuovere Danio Snack,veste i panni dei grandi cattivi della storia del cinema da Shining a Psycho senza dimenticare Nightmare e StarWars. Quando la fame si fa sentire – sotto la doccia, durante una riunione, teneramente con il partner … – e compare il malefico Famelik, la risposta giusta è Danio.

Entrambi i nomi sono semplici e immediati: Danio si inserisce senza problemi nella logica di naming di Danone che si basa sull’evidenza della radice Dan- (Danacol, Danito, Danette …) che deriva dal nome Daniel del figliolo del fondatore di Danone, Isaac Carasso. Il bisillabo oltre ad attestare l’appartenenza alla marca Danone, suggerisce anche la “consistenza” dello yogurt attraverso la sua particolare fonetica: densità ma senza compattezza, grazie al suono che scivola dalla prima sillaba forte DA- sulla sinuosità della N e sulla I del dittongo, ammorbidendo l’effetto e suggerendo la sensazione del velluto.

Per contro il nome Famélik risalta per la fonetica secca e duretta, conferitagli dalla parte finale. Dal punto di vista semantico il nome Famélik declina il termine famelico con un effetto a metà strada tra il super eroe (vi ricordate Paperinik?) e il cattivo (Cattivik), con una punta di diabolico (Diabolik), e duetta con i fonemi-semi appartenenti ai termini fame, malefico, leccare (-lik). Un nome audace, simpatico, allegro, che attira l’attenzione ed ispira simpatia, e rende memorabile anche il suo antagonista Danio.