Doppia pagina di pubblicità sul Corriere della Sera di oggi per Credimi: un nome che è un verbo, che è una richiesta, un invito un imperativo. È la prima volta che noto questo brand che è stato proposto a fine 2016. Inizialmente sono stata incerta sulla pronuncia: sembra Crédimi, ma sarà Credi-Mi, oppure Credìmi, comunque qualcosa con Milano, quindi una forma di credito legata a Milano. Ma la speranza (di aver scoperto un nome speciale) è rimasta ed è stata premiata: in rete ho ascoltato le testimonianze, ed è proprio Crédimi, il verbo, in una forma con la particella personale, “credi a me”!
Apprezzo molto questo nome e il suo tono di voce: è un modo di porsi che dà del tu, si espone in prima persona come sottolinea quel “mi” finale, e usa un verbo molto particolare come il verbo “credere”.
Siamo nell’ambito del credito e dei finanziamenti, per cui non è originale la successione di lettere c-r-e-d-i, ma il fatto che questa successione sia incastonata in una formula verbale così espressiva è veramente innovativo. L’innovatività aumenta se si pensa allo stile di comunicazione rigido e ingessato di questo settore, dove sono poche e recenti le proposte fuori dal coro. Ricordo Smartika per la forza del nome e la freschezza dello stile di comunicazione, soprattutto nei tempi del lancio.
Il nome Credimi ha una forza viva dentro: si distingue dagli altri, si presenta in modo informale, dichiara il suo status e il posizionamento dell’impresa che lo porta. Poi lo stile del sito, la scelta del font usato nel logo, il simbolo, sono orientati su un tono più formale e il linguaggio torna ad essere quello serio e rassicurante del mondo del credito. Però ci sono buoni semi in movimento, anche sapendo che all’origine il nome era Instapartners, e solo dopo è diventato Credimi.
Link alla società Credimi
Ciao Linda,
nei giorni scorsi ho letto questo tuo nuovo post e proprio ieri sera, seguendo un servizio di un tg locale, ho avuto un flash.
Oggi per curiosità ho recuperato lo streaming del tg, il logo “azzurro” che ha attirato la mia attenzione però non era quello visto nel tuo post ma questo: //www.kalimera.it/portfolio-item/corporate-studio/
Si, i loghi sono simili. Immagino che entrambi vogliano riferirsi al segno “infinito”. Tutto piuttosto serioso.