Caravaggio non è nato a Caravaggio ma a Milano. Di Caravaggio, borgo in provincia di Bergamo, erano invece i suoi genitori. La voce Caravaggio di Wikipedia è molto generosa di notizie e ipotesi circa la nascita del pittore il cui nome e cognome è Michelangelo Merisi, ed anche per il nome dà una spiegazione plausibile. Sembra che Michelangelo sia nato a Milano il 29 settembre 1571, giorno in cui si festeggia San Michele Arcangelo, e dal santo abbia quindi preso il nome.

Il pittore è però ricordato come Caravaggio, dal toponimo che è riscontrato in documenti del 962 come Caravagio e del 1186 come Caravazium. Secondo alcune letture risale al termine prelatino caravus o caravos entrambi derivati di karra “pietra” con il significato di mucchi di pietre, macerie. In dialetto milanese caravèe significa “sasséto”.

Il nome Michelangelo tiene insieme ispirazioni religiose potenti: Michele è un nome di origine ebraica ed è una domanda: “chi è come Dio?”. Angelo deriva da greco anghelos che significa “nunzio”. Il cognome Merisi è una trasformazione (aferesi) del nome proprio medievale Amerigo poi usato come cognome Amerighi, da cui Americi, Merici, Merighi, Meriggi. Amerigo ha radici germaniche: heim “casa, patria”, rich “potente”, per cui “signore della casa” o “potente in patria”.

Anche Placido non è così placido e mansueto come il suo cognome farebbe credere. Deriva dal tardo soprannome e poi nome Placidius, coniato sull’aggettivo placidus “tranquilo, sereno, mansueto”. Anche lui peraltro si chiama Michele, e si porta addosso la tremenda domanda “Chi è come Dio?”.

Michele Placido è stato invitato all’Università IULM di Milano il giorno prima dell’uscita del suo film L’Ombra di Caravaggio. Intervistato dal brillante rettore Gianni Canova (il cui cognome riporta a “casa”, ma se si sposta l’accento Cànova indica la cantina o la bottega di generi alimentari, dal tardo latino canōba o cānāva o cānāpa) ha svelato ispirazioni e intraprendenza per esempio nel trovare finanziatori e produttori, letture originali, e coraggiose rese espressive. Mi auguro che accetti la proposta che ha avuto di fare un film sulla figura di Giordano Bruno, personaggio che si vede di sfuggita nel film su Caravaggio, ma che merita di essere approfondito e rivelato al grande pubblico.

Il film di Placido racconta gli ultimi tormentati anni della vita del pittore, fino alla morte. La marchesa Costanza Colonna fa onore al suo nobile cognome e nome: il film insiste sul ruolo di protettrice e sostenitrice che la marchesa ebbe nei confronti del pittore, che vide nascere e aiutò in vari modi lungo tutto il corso della sua vita. Più che costanza!