Guardate il video di Ben & Jerry’s; in 3 minuti racconta la storia di questi due mattacchioni, Ben e Jerry che nel 1978 dopo un corso per corrispondenza su come fare gelati, hanno cominciato a farlo veramente il gelato: artigianale, in una stazione di benzina del Vermont, fatto bene.
Per il naming hanno usato i loro nomi propri in un’epoca che invece amava i cognomi. E’ nato quindi Ben & Jerry’s con il genitivo sassone, una scelta pionieristica che stuzzica, dà allegria, vicinanza, comunica informalità e il piacere di essere in prima persona (due maschi per giunta) a fare il gelato. Trasgressivi e simpatici, non si sono smentiti negli anni; fedeli a scelte alimentari sane, sostenibili, con un reiterato impegno sociale, a sostegno delle economie dei paesi in via di sviluppo, dei bambini, del disagio sociale … nel 2000 il brand entra nel mondo Unilever e riesce a mantenere il suo posizionamento e i suoi valori.
Con un nome di partenza così originale per l’epoca, anche i gusti dei gelati hanno ospitato nomi curiosi: Jerry Garcia per celebrare un grande chitarrista, e poi Karamel Sutra, Dublin Mudslide, Rainforest Crunch, Holy Cannoli, Vermonty Phyton … E il simpaticissimo Yes Pecan! In onore di Barak Obama. Non tutti i gusti hanno avuto successo, e per questo è nato il “cimitero dei gusti defunti”, una brillante idea che aiuta ad alimentare il dialogo con i fan della marca.