Ma se una cosa mi piace la offro a chi voglio bene, o a quelli a cui voglio bene, o a coloro a cui voglio bene … ? La questione gira intorno all’uso del pronome relativo chi, un doppio pronome, che crea molte difficoltà agli stranieri che cercano di imparare l’italiano, e, a quanto pare, anche agli italiani che dell’Italia fanno la loro bandiera. Il pronome chi sta per “colui che”, “colui il quale”, mentre la formula verbale “voler bene” regge il complemento di termine “voglio bene a …”. Quindi nel pay off di Bel Paese sembra che manchi qualcosa per esplicitare il complemento di termine. La frasetta suonerebbe infatti più corretta nella versione “Offrilo a colui a cui vuoi bene”. Spesso il linguaggio pubblicitario, quando non propone neologismi o curiosi giochi di parole, fa un brutto lavoro alla lingua italiana, come in questo caso in cui legittima un uso gergale non propriamente ortodosso di elementi grammaticali che andrebbero trattati con maggiore rispetto.