Stimolata da un collega metto sotto i riflettori il nome piuttosto curioso annunciato già nel 2020 per una vettura ibrida di casa McLaren: il nome è Artura.

Per noi italiani il prurito è d’obbligo: la versione femminile mai vista (!) del nome Arturo, con un bell’arrotamento di R e scontri con parole esistenti molto simili come Altura, Arsura e il milanese “alüra”

 

L’IDENTITÀ È FORTE

Indubbiamente Artura è un nome che attira l’attenzione. Non è per forza questo il primo compito del nome, ma in alcuni casi può aiutare. La scelta di un nome che assomiglia ad un nome proprio dà a ciò che nomina un forte senso di identità e personalizzazione. In più Artura è un nome dal carattere forte, sia fonetico che simbolico. Anche il nome Adam per Opel aveva qualcosa da dire. Pertanto se si supera il rischio del ridicolo, un nome come Artura ha un bel gioco per memorabilità e stile.

logo Artura McLaren

DA DOVE VIENE QUESTO NOME

Le fonti McLaren dichiarano che il nome è stato pensato e creato con scopi precisi, avvicinando le due parole inglesi art e future. Ci ricorda Accenture con “Accent on the future”, e risultati migliori. Artura sembra invece prenderci un po’ in giro, perché anche per un nativo anglosassone la A finale di Artura ha poco a che vedere con la E finale di Future. Ha quasi più senso per noi italiani, ma ci porta su altri binari, come ad esempio “natura”.

Artura in tante culture richiama il nome maschile Arturo, Artur, Arthur, che da noi in Italia suona vecchiotto e un po’ letterario. Deriva dal nome greco Ἀρκτοῦρος  / Arktoûros e dalla radice ἄρκτος / árktos che significa sia “nord” che “orso”. Arturo dà il nome ad una stella della costellazione di Bootes e può significare “Guardiano del Nord”, “Guardiano dell’Orsa” oppure “Coda dell’Orsa”, da ἄρκτος più οὖρος / ouros, “guardiano” oppure οὐρά / ourà, “coda”. La stella Arturo può essere considerata sulla sfera celeste come il prolungamento dell’arco formato da tre stelle dell’Orsa Maggiore, la “coda dell’Orsa” per l’appunto, e verosimilmente era considerata nell’antichità parte integrante del Grande Carro. Wikipedia.

 

ARTURO, ARTÙ E I CELTI

Artura richiama anche il nome del re britannico Artù, figura più folcloristica che storica e personaggio del ciclo bretone, forse vissuto nel V e VI secolo dopo la caduta dell’Impero romano. In questo girone celtico il nome Arturo potrebbe derivare dal celtico arto-wiros che significa “uomo dell’Orsa”, come composto di artos “orso” e viros “uomo”. Si rimane così nel mondo dei celti britannici, con cui McLaren ha dei legami di origine.

Su Wikipedia si legge anche di una possibile origine latina del nome Arturo, che riporta comunque sempre al tema dell’orso.

 

QUESTIONI FONETICHE

Ad accentuare il senso di forza e potenza del nome Artura contribuisce la fonetica, che si gioca due R potenti e combina in modo particolare alcuni suoni: la sillaba iniziale AR si ritrova capovolta nella sillaba finale RA, con al centro TU in una nervosa combinazione con la consonate R.

Il matrimonio con McLaren che potremmo definire il cognome di Artura non spiana la pronuncia, ma anzi la contamina con il suo eccesso di consonanti e di R. McLaren è un cognome che segue la forma tipica dei cognomi scozzesi, e che infatti è comune in Scozia e Irlanda settentrionale.

Rappresenta la forma anglicizzata del gaelico Mac Labhrainn / Mac Labhruinn che significa “figlio di Labhrainn” con Labhrann che è l’originario gaelico del nome Lawrence, che ha nel suo cuore il latino Laurentius derivato da “alloro”.

Il nome Artura ha comunque dei pregi: intanto è un nome e non una sigla, e di sigle il mondo automotive è pieno. Certo è che in McLaren hanno scelto un nome molto particolare per la loro ibrida dalle favolose prestazioni e caratteristiche, che si possono leggere sul sito da cui sono prese le immagini di questo articolo.

 

artura blu