E dopo il fortunatissimo nome “4 salti in padella” che ha aperto le porte ai nomi lunghi e alle espressioni caratteristiche, inducendo in tentazione i brand manager sempre innamorati dei nomi brevi, meglio ancora se di una sola sillaba, ecco un’altra chicca di nome.

Si tratta di “A regola d’arte”, il nome della nuova proposta di secondo piatto di pesce Findus, al cartoccio. Una ricetta elaborata che non richiede però preparazione: si mette in forno nel suo cartoccio senza sporcarsi o sporcare la cucina, per un risultato da intenditori.

Il gioco con il nome è facile e viene giustamente sfruttato nella comunicazione: con Findus si può essere bravi a cucinare e fare le cose proprio a regola d’arte.

Il nome si adatta ad una proposta particolare: le ricette (e i risultati) devono essere speciali per giustificare un nome così importante, e con le prime due proposte di branzino all’acqua pazza, salmone con rosmarino e limone Findus sembra muoversi su questa linea.

Per altri versi questo nome fa però pensare ad una preparazione che richiede dimestichezza, impegno, applicazione, anche un po’ di arte e di raffinatezza. E’ anche vero che compare su una confezione surgelata, quindi per definizione pratica, veloce.

Saranno le vendite e la risposta del pubblico a sancire il successo del prodotto e a rivelare se il connubio con il nome è stato felice.