WEEDOOWeedoo: è un nome abbastanza chiaro anche a non anglofoni. Wee sta per We e doo è la scrittura della pronuncia del verbo (to) do. In rete e sui social oramai si trovano molti nomi che hanno una struttura simile (WeeDoo, WeDoo, Yoodoo …) e la tendenza attuale è proprio quella di uscire dalla grafia canonica e usare la pronuncia (Flikr, Happn …) che diventa nome. Sarebbe stato troppo criptico essere totalmente coerenti e ricalcare la pronuncia ui o wi anche per il pronome We, mentre la formula Wee è più riconoscibile.

VERBAL BRANDING BEN ARTICOLATO

Il messaggio arriva: noi facciamo. Inoltre una strategia di verbal branding molto forte basata sul noi-noi-noi, rilancia e fa vivere le due parti del nome: Wee entra nell’innovativo concetto del consulente speciale Weezard e Doo viene declinato nel nuovo concetto dei Doers, quelli che fanno.

La sensazione globale è di freschezza, smartness, agilità, leggerezza, chiarezza, con dietro una strategia: una nuova compagnia per l’energia che propone un servizio stra-noto, ma in modo nuovo. Il linguaggio è distintivo, il varbal branding è ben pensato ed il meccanismo di naming e pay off è integrato e memorabile. Energy for Doers.

Anche la scelta del dominio è particolare; forse per necessità, ma con un guadagno di espressività, ecco che compare un tld nuovo: www.weedoo.energy e un uso furbo dell’estensione per comunicare l’attività. Nella lettura del dominio “weedoo energy” si viene a creare una frase semplice, chiara, di impatto, portata poi avanti nei contenuti del sito: “siamo l’energia dei doers, l’energia di chi fa. L’energia che cambia le cose, la scintilla che accende le cose, siamo l’energia contagiosa che …”

Visivamente il sito è persino troppo ricco di rimandi in coerenza con il tema del fare, del costruire, della crescita e delle celle dell’alveare: api, miele, giallo, alacrità, operatività, profili …

L’impresa Weedoo si rivolge alle imprese, soprattutto quelle dinamiche, intraprendenti; mi viene da pensare alle start up create dai giovani, a chi condivide uno spirito frizzante, vivace, pratico, veloce. Dopo i makers gli artigiani del digitale venuti alla ribalta in questi ultimi anni, ecco che arrivano i doers: gli imprenditori, quelli che hanno energia, che vogliono realizzare, che costruiscono.