E’ solo a me che questo nome non riesce a rimanere in mente? La sua decriptazione non mi aiuta: WI è l’abbreviazione del termine inglese wise (che però si pronuncia uaiss), DI sta per Dialog (e anche questa parola ha una pronuncia che si allontana dalla grafia: daielog) e BA rimpiazza Bank (anche qui la pronuncia è diversa dalla grafia, come per la maggior parte dei vocaboli inglesi: benk). Nelle intenzioni la somma dei tre termini ridotti alle sole iniziali significa “saggio dialogo attraverso l’internet banking”.
Ci sono poi altri elementi di disturbo: la fonetica esotica che rimanda a qualche idioma o tribù o gazzella centro africana, e la sconfortante somiglianza (fonetica) con Webank, associazione che non è favorevole, trattandosi di banche on line concorrenti.
Il nome Widiba è stato scelto dopo un concorso pubblico in cui tutti i creativi sono stati invitati a proporre naming e logo per la nuova banca on line di Monte dei Paschi di Siena (in due mesi sono arrivate 1900 proposte).
La scelta del nome Widiba è di certo particolare: si tratta di un nome originale, curioso, che attira l’attenzione, anche se difficile da memorizzare e contestualizzare. Che sia poco “bancario” è un suo punto d’onore, tuttavia è un po’ spiazzante l’assoluta mancanza di un legame evocativo con l’oggetto che rappresenta, se si esclude la spiegazione demandata alla frasetta Wise Dialog Banking però poco visibile in comunicazione. La coerenza di un nome così atipico con l’immagine della nuova banca è comunque forte perché preparata dalla tag line “No ordinary Bank”, dai colori pazzerelli e poco istituzionali e dalle scelte grafiche.
Qualche parolina anche sul nome Webank: un nome furbo, ma nel naming la furbizia raramente paga. Come si pronuncia? web bank (raddoppiando la B, mettendo in mostra Web e suggerendo quindi l’operatività on line), wibank (dando evidenza a “noi”, “insieme” “relazione” “biunivocità”) Webank (dove bank si mangia we/web). A chi l’ardua sentenza?
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