1976: Steve Jobs e Stephen Wozniak cui si unirà per breve tempo il terzo socio Ron Wayne, costituiscono a Cupertino in California la società Apple Computers. Il primo marchio corporate realizzato da Ron Wayne raffigura Isaac Newton seduto sotto un albero di mele in attesa dell’ispirazione sulla gravità. Il primo computer si chiama Apple I e il logo un po’ troppo complesso viene sostituito l’anno successivo dalla mela colorata, che oltre a semplificare l’immagine, sottolinea l’introduzione del colore nello schermo. Subito dopo compare anche il morso sulla destra, forse suggerito dalla somiglianza bite / byte “mordere / unità di misura dell’informatica”.
L’immagine della mela come la conosciamo oggi prende vita e si radica sempre di più: nel 1998 perde i colori e diventa una mela bianca più minimal, e si identifica sempre più con il nome dell’azienda che nel 2000 da Apple Computers diventa semplicemente Apple.
Ma perché sono arrivati proprio ad Apple (o Apple Computers)?
Del carattere e della impositività di Steve Jobs si è scritto molto: a proposito della “mela” si è scritto che Jobs aveva lavorato in un meleto e che amava le mele, che voleva mordere le occasioni, l’Eden e la tentazione, la conquista di New York …
In un video di molti anni fa in tono umoristico Jobs dà alcune spiegazioni circa la scelta del nome della sua società, che tengo per buone: gli piacciono le mele, ha lavorato in Atari e non gli dispiace l’idea che su un elenco alfabetico Apple venga prima di Atari. Ma quella più seria e credibile è che la mela rappresenta perfettamente uno degli slogan di Apple più amati da Jobs e la sua idea dell’informatica basata sulla semplicità e sulla possibilità per tutti di avvicinarsi ad un computer: “Simplicity is the ultimate sophistication”.