Non so se la cosa che mi colpisce di più di questa nuova Lamborghini sia il fatto che di Veneno ce ne siano solo 4 esemplari, o il suo nome. Sul primo aspetto, considerato che costa 3 milioni di euro (IVA esclusa) se ne può fare una ragione: una rossa, una bianca e una verde destinate alla vendita, in onore alla bandiera italiana. Una quarta grigia rimarrà in Lamborghini ed è stata usata come modello. Riguardo il nome bisogna ricordare che molti bolidi Lamborghini portano il nome di una razza o di un famoso toro da combattimento: la prima auto è Miura nome di una razza di tori fortissimi, intelligenti e cattivi. Poi arriva Murcielago (in spagnolo “pipistrello”) quindi Gallardo, Aventador, Reventon. Una vera passione per la tauromachia quella di Ferruccio Lamborghini, nato sotto il segno del toro, l’animale che diventa simbolo e logo della casa automobilistica emiliana, e cifra del posizionamento di marca: automobili aggressive, violente, superbe, preziose.
Una curiosità: la parola veleno che traduce lo spagnolo veneno deriva dal latino venenu di origine indoeuropea, termine connesso con Venus, Venere, dea della bellezza e dell’amore. Il suo significato originario era “filtro amoroso, preparazione di un decotto di piante magiche” e non aveva una accezione negativa tanto che bisognava specificare se fosse cattivo o buono.
Se nomen est omen la nuova Lamborghini Veneno presentata ad aprile 2013 al Salone di Ginevra in onore dei 50 anni della casa automobilistica, ha un’anima ancora più tragica: la potenza combinata con la seduzione.