Il meeting con i partner di Global Naming Network ad Istanbul è stato strepitoso e come sempre ha portato tantissimi stimoli e un fertile confronto di esperienze e culture sui temi del naming. Questo è stato l’anno della Turchia e dell’ingresso della società turca Markam nel network. Ben per questo l’incontro ha avuto sede ad Istanbul e ha avuto una chiusura emozionante sul Bosforo.

Un aspetto così poco noto a noi occidentali è la ricchezza linguistica che è presente in Turchia. La storia di questo stato all’incontro tra occidente e oriente, formato da una zona europea ed una asiatica e da sempre terreno di flussi, stanziamenti, invasioni, ha sedimentato strati culturali molto eterogenei.

La cartina mostrata dagli amici di Markam illustra in modo efficace che la Turchia è l’unico paese di quell’area che utilizza l’alfabeto latino, ed è circondata da paesi con alfabeti differenti. L’adozione in massa dell’alfabeto latino è stato il frutto della riforma globale turca, iniziata negli anni 20 del ‘900 e promossa da Mustafa Kemal Atatürk, “considerato l’eroe nazionale turco e il padre della Turchia moderna.” (fonte Wikipedia)

Tirchia per aree

La riforma linguistica si è conclusa nel 1928 con l’abbandono dell’alfabeto turco ottomano, derivato da quello arabo. Questo ha comportato la rimozione di centinaia di parole arabe, il recupero di alcuni termini turchi non più in uso dai primi secoli dell’impero ottomano, e ha favorito l’alfabetizzazione della popolazione.

Sebbene ci sia un alfabeto comune e franco, le lingue parlate in Turchia sono molteplici, come indica la tabella. Pertanto quando in Turchia si studia un nome per un prodotto locale, è importante verificarne la pronuncia e la portata comunicativa nelle principali lingue interne. Un po’ come è d’uso in Europa quando si lavora al naming per il mercato internazionale e bisogna controllare che nelle principali culture e lingue il nome non abbia valenze e connotazioni controproducenti. Solo che in Turchia questa verifica va fatta già all’interno.

lingue in turchia

Viene in aiuto il crogiolo etnico e linguistico che il popolo turco incarna; solo per cominciare, i tre colleghi presenti al meeting di GNN totalizzano antenati e radici greche, romene, tartare, bulgare, russe, georgiane. Dal punto di vista linguistico la Turchia (Turkey in inglese) è un tacchino (turkey sempre in inglese) dalle uova d’oro.

Le immagini sono offerte da Markam.