Sempre più difficile formulare idee innovative quando si tratta di acqua minerale, ed allora ci si sbizzarisce con le bottiglie … Questa volta sotto i riflettori mettiamo Bio Bottle di Sant’Anna, che viene annunciata come la prima bottiglia vegetale, o biobottiglia come si legge in rete. Per la produzione della bottiglia, al posto del petrolio vengono usate solo fonti vegetali rinnovabili, con ridotta emissione di anidride carbonica.

A tanta innovazione tecnologica fa eco la scarsa originalità del nome Bio Bottle, generico e difficilmente difendibile a livello giuridico, ma che viene arricchito da una grafica moderna ed accattivante, e da un packaging fresco e verde per sottolineare la diretta origine vegetale.

Probabilmente la bottiglia verrà imitata, e facilmente il nome Bio Bottle diventerà il nome di categoria di questo tipo di bottiglia. A Sant’Anna resterà l’onore del pioniere; un altro onore per l’acqua Sant’Anna è dato dall’essere una delle acque minerali in commercio con minore durezza, ovvero minor contenuto di calcio e magnesio, e quindi molto adatta alle diete dei bambini.