Non me la sono inventata; esiste proprio una marca di giocattoli per bambini che si chiama Tronzo e pare sia acquistabile anche dall’Italia, a giudicare dal numero di annunci e di siti che vendono i giochi Tronzo. Li si compra facilmente su e-commerce orientali a cominciare da Aliexpress, con ben visibile il brand name Tronzo a grandi lettere rosse, e il corrispondente segno di marchio registrato. In rete non trovo nessuna notizia su chi fa cosa relativamente ai giochi e personaggi Tronzo, che sono tantissimi. Possono essere collegati alla cultura giapponese degli anime, i filmati di animazione, quanto a prodotti cinesi. Per mitigare la percezione negativa per le orecchie italiane di questo nome, devio l’attenzione sulla strategia di branding. C’è un nome unico per una infinità di proposte, raggruppate (nelle immagini che trovo su Google) per tipologia e stile. Non ci sono “sottonomi” o nomi specifici per le varie linee, ma Tronzo è il centro di tutto, ed ottiene la completa visibilità senza doverla spartire con nomi subordinati. Ci sono i personaggi spaziali, quelli che riproducono animali più o meno verosimili, le faccine, gli automezzi; oggetti di tutti i tipi, frutti, portachiavi. Tutto trova spazio sotto un nome unico, che a noi italiani fa un certo effetto soprattutto se lo immaginiamo pronunciato da un bambino.

È questo il dramma di quei nomi che valicano le frontiere grazie al web, alle carte di credito, alla facilità del commercio internazionale. La lingua è forse più lenta della tecnologia che crea i market place, e si inceppa su aspetti elementari. Declama a voce alta una parola che sa di parolaccia, e che avrà un gusto e un piacere particolare per una classe di bambini. Questo tipo di nome necessita di una versione speciale almeno per l’Italia, perché è offensivo, spregiativo, controindicato e può essere oggetto di denuncia per offesa alla morale. Sono tanti i nomi che corrono questi rischi, perché vengono studiati per funzionare in una specifica cultura (e mercato) e poi quando arriva il momento di passare i confini, il nome non è in grado di supportare il salto. Resta il fatto che non è umanamente possibile individuare un nome che sia positivo e ricco di comunicazione in ogni angolo del mondo; c’è sicuramente una nazione, un idioma, un dialetto, un luogo, in cui ci scappa il ferito, se non il morto.