C’è qualcosa di allusivamente scandaloso o provocatorio in questa immagine abbinata al nome Pompea? Chissà se negli anni ‘90 quando è nato il brand Pompea, gli artefici già pensavano all’estensione al target maschile? Non che sia un nome così valorizzante anche per il target femminile …
In risposta a quale suggestione i fondatori hanno scelto di dare il nome Pompea alla loro azienda di collant? Sul sito si legge che l’azienda è nata nel 1996 e che per i primi anni si è rivolta alle donne. Solo in seguito si è aperta anche ai target maschile e kid con calze, intimo e pigiami e di recente anche costumi e leggins.
Pompea non figura tra i cognomi dei fondatori; se ne deduce che la scelta sia stata intenzionale forse per rispondere ad una passione per la storia antica: Pompea Silla è la seconda moglie (peraltro infedele) di Giulio Cesare, richiama Numa Pompilio uno dei primi re di Roma, ricorda Tito Pomponio Attico. Il nome Pompeo/Pompea deriva dalla parola osco-sannita pompe che significa “cinque”, ed indicava il quinto figlio. La lingua latina ha trasformato la parola pompe in Pompeius attribuendole un valore gentilizio; la lingua moderna ne ha però perso il senso, traviandone anche il significato ed il valore.
L’accostamento al corpo e all’intimità maschile non aiuta il brand name Pompea; neanche l’arricchimento del logo che contiene ora la dicitura “no stress”.