UNA SCELTA AUDACE
Non so dire se della bottiglia di cabernet Pigro mi stupisce di più il nome straniante o l’etichetta scarna ma indimenticabile. Il nome è eccezionale, e il maialino disegnato è totalmente fuori dagli schemi per l’idea che ho del vino. In più la variazione di colore della Vespa del maialino (rossa, gialla, blu, viola, verde) delle bottiglie di cabernet, disturba allegramente ogni idea preconcetta su come deve fare comunicazione una casa vinicola.
Dicevo che l’etichetta frontale è super semplice, persino scarna: in alto c’è il nome Pigro in stampatello con un logo che mette in evidenza la G e aiuta ad individuare la parola inglese pig all’interno dell’aggettivo italiano “pigro”. Al centro c’è il disegno del maialino che ci guarda dai suoi occhiali, mentre va in Vespa tra cipressi e campi, con il casco con la bandiera italiana. E in basso la scritta cabernet. Al supermercato erano esposte tante bottiglie, tutte di cabernet Pigro con l’unica variante del colore della Vespa.
UN MAIALINO FAMOSO
Sulla retro etichetta c’è un testo che rimette le cose a posto, spiegando il senso che sta dietro questo brand e il suo stile di comunicazione, e chi è Pigro. Il maialino Pigro è il personaggio creato per la copertina di un LP di Ivan Graziani intitolato proprio Pigro. L’album risale al 1978, e viene considerato il segno della maturità del cantautore. In rete si legge che il maialino è stato disegnato da Mario Convertino e che la copertina vinse un premio prestigioso. Nella pagina Wikipedia dedicata a Ivan Graziani, si scopre che lui stesso era un bravo disegnatore, disegnava fumetti e aveva una formazione artistica solida.
I responsabili del brand Pigro mi comunicano che la signora Anna Bischi Graziani, loro carissima amica, ha ceduto l’uso del marchio Pigro per i loro prodotti vinicoli.
L’occhialuto maialino Pigro dell’album, riprodotto tale e quale nelle forme sull’etichetta del vino, ma vestito e motorizzato in modo originale, indossa gli occhiali rossi disegnati da Convertino, che sono quelli che Ivan Graziani usava nella vita e nei concerti. Un simpatico omaggio ed anche ironico riconoscimento da parte del cantautore. Se sull’album il maialino guarda un super eroe con mantello che rimane appunto riflesso nelle lenti dei suoi occhiali, sull’etichetta del vino il maialino Pigro è un motociclista e ci guarda un po’ sornione.
UN CONCETTO FORTE
I fondatori del vino Pigro dichiarano la loro ispirazione e il rapporto con il mondo di Ivan Graziani, ma si allontanano dai protagonisti delle canzoni dell’album, che sono personaggi inetti ed emarginati sociali. La canzone Pigro che dà il titolo all’album prende persino in giro gli intellettuali ipocriti e i finti sapienti. La gang del vino Pigro si presenta invece come edonista, appassionata, alla ricerca del cibo e del vino di qualità, per goderne. Dichiara che Pigro è “goloso e godereccio” (come un maialino, appunto) e ama vivere tutti i piaceri della vita, tra cui viaggiare (in Vespa) “e scoprire i prodotti autentici del territorio”.
Il confine tra il vino Pigro, il simpatico maiale / pig, l’eredità di Ivan Graziani, il premio Pigro dedicato al cantautore e alla musica italiana dal vivo … sfuma e tutto si intreccia.
Resta il fatto che Pigro si fa molto notare come nome, e fa notare la linea di vini. Dà espressione ad un pensiero particolare, si sposa con un’immagine altrettanto particolare, quella di un maialino che ha una storia e un collegamento con un altro personaggio a sua volta molto particolare. Il cerchio si chiude sottolineando che ancor più che nel mondo musicale, nel mondo dei vini Pigro è una scelta di naming altamente suggestiva.
TANTI ELEMENTI IN SINERGIA
La forza di questo brand di vini è data certamente anche dal fatto di legarsi ad un’immagine evocativa, inusuale, originale come quella del maialino gaudente. Il risultato non è per nulla superficiale o solamente goliardico; ne viene fuori un concetto ben lavorato, ben sostenuto e amabilmente audace. Si allontana dal senso di pigro, dal latino pigrum “indolente, inerte, lento, che non vuole fare fatica” e si sposta in un’area più vitale e fertile: Pigro-pig-maiale-mangiare/bere-piacere-godersela. Con rispetto e omaggio all’indimenticabile cantautore abruzzese.
I vini Pigro sono tanti; purtroppo in questi giorni il sito www.pigro.world non è disponibile, ma in rete si trova qualcosa, e si trovano altri produttori o addetti del mondo del vino che usano il nome Il Pigro, Pigro delle Sorbe, VinoPigro per i loro prodotti o per il loro blog. Ma sono tutte altre storie.