Si chiama Niro, nome che al pubblico italiano fa venire in mente il colore nero e per comoda quanto naturale associazione lo smog, l’inquinamento. Insomma un mood non proprio adatto ad un’automobile presentata come l’ultimo gioiello green, ecologico, ibrido. Ma questo vale solo per noi italiani.
Il settore automobilistico è riuscito a bonificare persino il termine ibrido che viveva di connotazioni negative o quantomeno ambigue; ma ora è indispensabile per una casa automobilistica poter disporre di un’ibrida nella sua offerta. Toyota ha svegliato il segmento con Prius e adesso arriva anche Kia con Niro, vettura ibrida anche nella connotazione di genere dal momento che la stampa tratta Niro sia al femminile che al maschile. Siccome è un crossover o un suv compatto, punto su cui la stampa si dilunga molto, lo consideriamo maschile; peraltro l’ambiente fonetico (l’ultima vocale in particolare) porta noi italiani verso l’attribuzione maschile “il Niro”.
Ma cosa si scatena nella mente di chi sente per la prima volta questo nome, prima che Niro si insedi nel suo mondo e perda l’alone di sorpresa? Nero, (nigro in spagnolo e portoghese), l’attore de Niro, forse anche Nerone l’imperatore incendiario, che in inglese si dice Nero.
Ma quindi da quale pensiero salta fuori questo nome, che suona aggressivo e un po’ teppista? Il nome Niro con le sue connotazioni forse non così funzionali in alcuni paesi, ha anche dei pregi: è un bisillabo e mi viene da dire “trovarne oggigiorno” di disponibili come trademark per il mondo automotive. E’ facilmente pronunciabile in molte lingue, ed anche gli asiatici potrebbero non andare in crisi con quella R contornata da vocali. Non è straniante, anzi, è stato ben anticipato da nomi simili: Citroen Nemo, Chrysler Neon. La stessa Kia ha presentato nel 2013 al salone di Francoforte una concept car futuristica chiamata appunto Niro.
Non sono riuscita a trovare in rete nessuna indicazione circa l’origine di questo nome; mi accontento di pensare che difficilmente lo avrei proposto per il mercato italiano. Ma chissà quali strategie inondano la mente dei responsabili marketing coreani. E dei loro consulenti.