NOw/here è il titolo della mostra di Gian Maria Tosatti presso Pirelli HangarBicocca di Milano, in corso fino al 30 luglio. Il nome è intrigante ed apre spazi per riflessioni esistenziali e filosofiche.

 

LA PAROLA INGLESE SI MOLTIPLICA

La barra inclinata al suo interno crea lo stacco necessario a capire che c’è un gioco tra le lettere, le parole e il senso. Se si segue la barra, le parole diventano due: Now e Here, “ora e qui, qui e ora”. Se si ignora la barra e si legge in continuità, seguendo la traccia del maiuscolo la parola diventa Nowhere “in nessun luogo”. La suggestione è forte e ci è offerta dalla lingua inglese, e dall’intuizione dell’artista o di chi ha pensato questo titolo.

NOw/here annuncia temi complessi e densi. La prima sensazione può essere di spaesamento, poi si intuisce che si entra in una dimensione dove spazio e tempo si inseguono, si scambiano i posti, creano contrasti e corto circuiti. Queste alcune frasi di presentazione della mostra: “… rappresentazione di aspetti della realtà come la crisi della democrazia … una riflessione sulla condizione umana… la società in bilico tra catastrofe ed evoluzione.

 

LE OPERE E LA RICERCA DELL’ARTISTA

Negli spazi immensi di Pirelli HangarBicocca le opere di Tosatti site-specific pendono dall’altissimo soffitto. Si tratta di due cicli, Ritratti e NOw/here e quest’ultimo è composto da opere di grandi dimensioni in grafite e carboncino. Vengono definite paesaggi astratti, rappresentazioni pittoriche dell’esistenza, orizzonti costellati di enigmatiche sfere bianche, che come punti radianti richiamano l’idea di luce. “Le mie lucine, i miei orizzonti, i miei paesaggi, possono essere una cosa e un’altra, possono essere realtà diverse, tutte facenti capo a una sola verità radicale”. Le parole un po’ criptiche dell’artista accompagnano il viaggio in questa forma di arte astratta, che dialoga con gli spazi e la magnifica architettura dell’Hangar.

 

UN TITOLO AZZECCATO CHE AMPLIFICA E DISPERDE LE SENSAZIONI

La sensazione di sospensione, di silenzio, e di assoluto (favorita anche dal contesto dell hangar); la ricerca di un senso e di una via di comprensione; il tentativo di identificare un’immagine chiara, o se stessi in queste opere, sono reazioni soggettive. E il titolo della mostra con il suo gioco così potente ed efficace tra Now/here/nowhere, apre una dimensione trascendente, poco reale, molto metaforica.

Insisto sulla bellezza della scelta linguistica del titolo, che non è una forzatura del linguaggio, ma una proposta che raddoppia la sua capacità espressiva e porta alla luce nuove elaborazioni e stimoli.

 

GIOVANE TALENTUOSO

Gian Maria Tosatti è artista, scrittore e giornalista. Ha rappresentato l’Italia all’ultima Biennale di Venezia, espone e ha successo a livello internazionale, ed è il direttore artistico della Quadriennale di Roma. Per conoscere il suo lavoro e la sua ricerca rimando a questo link e alla presentazione della mostra.

Del sorprendente spazio Pirelli HangarBicocca, della sua origine linguistica e dei suoi primati parlo in questo post.

Le immagini sono tratte dal sito HangarBicocca.